Primo congresso degli scienziati italiani
Marco Minghetti partecipa in privato a Pisa al primo congresso degli scienziati italiani. Promossa da Carlo Luciano Bonaparte, nipote di Napoleone e insigne zoologo, l'assise è stata concessa dal Granduca di Toscana, a patto che dalle discussioni siano escluse le scienze morali e la politica.
Il congresso si svolge con successo e senza incidenti dal 1° al 15 ottobre, con grande dispiegamento di polizia e servizi segreti e nonostante la diffidenza dell'Austria e il divieto di alcuni regnanti italiani, tra i quali il Papa.
Sono oltre 400 gli scienziati presenti: accanto ai toscani, come il direttore del Museo di Scienze naturali Vincenzo Antinori e il prof. Maurizio Bufalini dell'Arcispedale di Firenze, intervengono illustri scienziati stranieri, quali l'astronomo Joseph J. Littrow e lo statistico Adolphe Quételet.
Nel cortile della Sapienza è collocata una statua del grande scienziato pisano Galileo Galilei.
Dopo la prima esperienza in riva all'Arno, il congresso degli scienziati si terrà ogni anno in varie città italiane.
A Bologna, a seguito dei moti politici del 1831, il governo pontificio, con un provvedimento di stampo reazionario, ha imposto alle accademie e alle università di sospendere le riunioni scientifiche. Ha proibito la stampa dei bollettini e di ogni altro giornale.
Per anni la censura paralizzerà di fatto ogni attività di ricerca e dibattito culturale. Gli scienziati e gli studiosi dello Stato pontificio non potranno intervenire ai congressi in Italia e all'estero, fino alle caute aperture di Pio IX.
- Atti del convegno "Massoneria e Risorgimento. Da Bologna per l'Italia", a cura di Marco Adorni, Giovanni Greco, Davide Monda, Bologna, P. E. Persiani, 2012, pp. 101-102
- Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 38
- Gherardo Forni, L'Università di Bologna da pontificia a nazionale, in: Il 1859-'60 a Bologna, Bologna, Calderini, 1961, p. 360
- Sergio Sabbatani, Stefano Arieti, Il vaiolo a Bologna. Dagli anni della Restaurazione ai primi del Novecento. Ruolo della Società medica chirurgica di Bologna nel promuovere la vaccinazione, in: Il vaiolo e la vaccinazione in Italia, a cura di Antonio Tagarelli, Anna Piro, Walter Pasini, S.l., ISN Istituto di Scienze neurologiche -WHO Collaborating Centre for Travel Medicine, 2004, vol. 3., pp. 1192-1193
- Marco Veglia, Dal mito alla storia. L'Università di Bologna dal 1860 al 1911, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 162
- Nerio Zanardi, Marco Minghetti epigono e continuatore di Farini ed emulo di Cavour, in: “il carrobbio”, 28 (2002), p. 183