Il Gabinetto Pittorico-Meccanico di Enrico Seifard
In un locale al pianterreno di Casa Sampieri viene “ammirato e applaudito” ogni sera il Gabinetto Pittorico-Meccanico di Enrico Seifard.
"Alto e biondo, pieno di espressione e intelligenza“, il giovane inventore mostra da tempo notevoli doti d’ingegno.
Alla pubblica esposizione degli oggetti d'industria, che si è tenuta in Lombardia nel 1830, ha presentato "un orologio nascosto entro la sfera stessa che nota le ore, il quale può applicarsi ad uno specchio qualunque su cui è segnato il quadrante".
Nel suo gabinetto si può ammirare “il vero in piccole dimensioni”, in ambienti ricchi di particolari.
In una valle dei Pirenei le tenebre lasciano il posto all‘aurora: si vede un villaggio sulla sponda di un fiume animarsi a poco a poco di gente e animali.
In una valle “amenissima” vicino a Praga carrozze, carri e cavalli passano di continuo sopra un lungo ponte. Questa volta il tempo si guasta, “romoreggia il tuono, guizza il lampo” e comincia a piovere a dirotto. La gente corre a cercare un rifugio.
Ancor più meravigliosi sono alcuni automi: due di essi volteggiano su una corda senza far vedere fili o molle. Un pagliaccio invece trema, ride, si gira, mentre il pubblico applaude.
Enrico Seifard, l‘inventore del Gabinetto Pittorico-Meccanico, morirà all‘improvviso pochi giorni dopo questi spettacoli in Casa Sampieri, all‘età di soli 39 anni.
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 2: 1826-1849, p.
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- Salvatore Muzzi, Nuovo gabinetto pittorico-meccanico in casa Sampieri, in: "La Farfalla. Foglio di amena lettura, bibliografia, belle arti, teatri e varietà", n. 11, 12 marzo 1839, p. 4
- Ragguaglio intorno alla pubblica esposizione degli oggetti in Lombardia nell‘anno 1830, in: “Annali universali di statistica, economia pubblica, storia, viaggi e commercio“, 1830, p. 102