Tosse convulsiva e scarlattina
Sul finire dell'inverno si manifesta a Bologna una epidemia di tosse convulsiva, che durerà fino all'autunno successivo. Si diffonde debolmente e in forma non grave, ma è comunque "ribelle a qualsiasi metodo di cura".
Attacca prima di tutto i bambini, ma anche alcuni giovani. Quando ormai l'epidemia di tosse va declinando, sorge in forma molto acuta e pericolosa la scarlattina.
Essa uccide rapidamente, assalendo la gola e appare anch'essa incurabile. Per fortuna questa forma gravissima, diffondendosi, va a poco a poco scemando.
La scarlattina continua a serpeggiare meno temibile per tutto il resto dell'anno e fino al gennaio successivo. Essa porta febbre, mal di gola e edema in faccia.
Dopo circa una settimana, nei casi meno gravi, la "cuticola" comincia a staccarsi, mentre nei soggetti più trascurati compaiono "idropi asciti, anasarchi e, tumori" soprattutto ai lati del collo.
Alfonso Corradi, Annali delle epidemie occorse in Italia dalle prime memorie fino al 1850, vol. 4.3: Dall'anno 1833 al 1850, Bologna, Tip. Gamberini e Parmeggiani, 1880, pp. 1123-1124