La Commissione Centrale di Pubblica Beneficenza
Il marchese Gaetano Marescotti Berselli lascia il suo "pingue patrimonio" all'Ospedale degli Abbandonati. Nell‘occasione il cardinale Arcivescovo e il cardinale Legato, assieme al Senatore di Bologna, si accordano "a porre precise e provvide norme pel soccorrimento de' poveri".
Viene istituita una Commissione Centrale di Pubblica Beneficenza, composta di undici membri scelti dai due porporati e dalle magistrature comunale e provinciale. Essa sarà presieduta inizialmente dal conte Filippo Agucchi.
La Commissione è incaricata dell'amministrazione del Ricovero di Mendicità di Bologna e di altri due ospizi della provincia.
Nel 1837 nel suo ambito maturerà l'idea della creazione in città di una Cassa di Risparmio, sull'esempio di quella romana e modellata sulle norme di altri paesi.
- Albo a memoria dell'augusta presenza di Nostro Signore Pio IX in Bologna l'estate dell'anno 1857, Bologna, Tipografia governativa della Volpe e del Sassi, 1858, p. 176
- Giovanni Massei, Sulla beneficenza e la istruzione pubblica in Bologna, Lucca, s.e., 1836, p. 81
- Elena Musiani, L'Europa liberale. Un modello per i notabili dello Stato pontificio, Roma, Tab, 2022, p. 200
- Angelo Varni, Storia della Cassa di risparmio in Bologna, Roma (ecc.), Laterza, 1998, p. 11