Chiude il Collegio Comelli
Con delibera datata 7 giugno 1834 l'Amministrazione nominata dall'Arcivescovo decreta la chiusura del Collegio Comelli, in attività da oltre un secolo e mezzo.
Fu fondato nel 1663 dal nobiluomo Domenico Comelli per il mantenimento agli studi di alcuni giovani bolognesi meritevoli, sull'esempio del collegio fondato da Giovanni Jacobs per i Fiamminghi.
Nel 1665 gli eredi Comelli, esecutori delle volontà testamentarie di Domenico, avevano acquistato in strada Maggiore n. 71 “una grande e nobile casa”, che rimarrà a disposizione dell'istituzione fino al 1922.
Avevano comprato inoltre una tenuta tra Minerbio e Bentivoglio, i cui proventi serviranno per secoli a sovvenzionare l'attività del Collegio.
Dal 1834 i giovani non saranno più mantenuti nell'antica casa, ma riceveranno una borsa di studio, rimanendo presso le loro famiglie. Più avanti anche questa forma di assistenza sarà sostituita da premi di laurea.
- Augusto Aglebert, La riforma delle Opere Pie di Bologna e il loro passato, presente ed avvenire, Bologna, Regia Tipografia, 1874, p. 33
- Alberto Dallolio, Il collegio Comelli in Bologna, Bologna, N. Zanichelli, 1932
- Renzo Giacomelli, Il cuore di Bologna, Bologna, Tamari, 1968, pp. 143-152
- Legati e fondazioni a pro della pubblica istruzione. Posti gratuiti di studio. Università, Scuole di Belle Arti, Convitti nazionali governativi, Firenze, Tipografia Militare, 1865, p. 18
- Giovanni Massei, La scienza medica della povertà ossia La beneficenza illuminata, Firenze, coi tipi di M. Cellini e c., 1858, vol. 3., pp. 296-297
- Nel nome di Bologna. Consulta tra antiche istituzioni bolognesi, a cura di Guglielmo Franchi Scarselli, Bologna, L'inchiostroblu, 2007, pp. 54-57
- Athos Vianelli, L'antica università di Bologna. Origini, fatti e vicende, con disegni di Alessandro Cervellati, Bologna, Tamari, 1978, pp. 118-119
- Athos Vianelli, Il palazzo del collegio Comelli in Strada Maggiore e l'istituzione che vi ebbe sede, in: "Strenna storica bolognese", 1982, pp. 419-432