Suicidio dalla torre degli Asinelli
Alle sei del pomeriggio del 25 giugno Gaetano Marchesi, facchino, "uomo disordinato" di 35 anni, “di condotta assai depravata e irreligiosa”, sale in cima alla torre degli Asinelli e si affaccia dal parapetto.
Dopo aver bevuto un bicchiere di vino ed essersi a lungo dondolato, come per gioco, a cavalcioni dei merli, volta le spalle “allo spaventevole profondo“ e si butta giù.
Rimane ucciso sul colpo cadendo sulla terrazza che sta alla base della torre. Prima di salire, aveva detto a molti che presto le gazzette avrebbero parlato di lui.
Il fatto suscita “grande emozione“ in città. Si tratta del primo suicidio dall'alto da quando esiste la torre, settecento anni circa.
- Girolamo Bianconi, Guida del forestiere per la città di Bologna e suoi sobborghi, con 14 tavole in rame, ed. rivista, corretta e nuovamente aumentata, Bologna, Tip. di S. Tommaso d'Aquino, 1835, p. 151
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 2: 1826-1849, p. 457
- Cesare Monari, Storia di Bologna, divisa in libri otto, Bologna, Antonio Chierici, 1862, p. 54
- Agamennone Zappoli, Torri Asinelli e Garisendi di Bologna, in: “Il mondo illustrato”, 1 (1847), pp. 508-510