La villa Baruzziana
Lo scultore Cincinnato Baruzzi (1796-1878) ritorna a Bologna nel 1831 dopo un lungo soggiorno a Roma. Prende il posto di Giacomo De Maria sulla cattedra di scultura dell'Accedemia di Belle Arti.
A partire dal 1833 fa costruire, sul colle chiamato Monticello fuori porta San Mamolo, un padiglione destinato ad ospitare il cosiddetto “terzo calco” delle Tre Grazie, ereditato, assieme ad altri cimeli, dal suo maestro Antonio Canova.
Per ampliamenti successivi del preesistente casino del conte Segni prende forma negli anni una grande villa con bellissimo parco, chiamata "L'Eliso", completata con una maestosa facciata a doppio volume dall'arch. Enrico Brunetti Rodati (1813-1859).
Dopo la morte di Baruzzi, la villa passerà di proprietà al Comune di Bologna e in seguito diventerà una casa di cura, diretta dal prof. Vincenzo Neri, scienziato di chiara fama.
- Umberto Beseghi, Castelli e ville bolognesi, Bologna, Tamari, 1957, pp. 219-220
- Bologna. Architettura, città, paesaggio, a cura di Pierluigi Giordani, Giuliano Gresleri, Nicola Marzot, Roma, Mancosu, 2006, p. 114
- Bologna. Guida di architettura, a cura di Giuliano Gresleri, Torino (ecc.), U. Allemandi & C., 2004, p. 163
-
Bologna ai tempi di Stendhal, mostra iconografica, Bologna, 13-20 maggio 1972, introduzione e catalogo di Giancarlo Roversi, in: "L'Archiginnasio", 66-68 (1971-1973), vol. 2., p. 767
- Francesco Ceccarelli, Architettura e trasformazioni urbane. Bologna e la Romagna, in: Storia dell'architettura italiana. L'Ottocento, a cura di Amerigo Restucci, Milano, Electa, 2005, tomo 1., p. 158
-
Francesco Ceccarelli, L'intelligenza della città. Architettura a Bologna in età napoleonica, Bologna, Bononia University Press, 2020, p. 156
- La Certosa di Bologna. Immortalità della memoria, a cura di Giovanna Pesci, Bologna, Compositori, 1998, p. 247 (C. Baruzzi)
-
Giuseppe Coccolini, L'arte muraria italiana. I costruttori gli ingegneri e gli architetti, Bologna, Re Enzo, 2002, p. 157
- Carlo Colitta, Figure illustri dell'Ottocento bolognese, Bologna, a cura dell'Autore, s.d, pp. 55-58
- Claudia Collina, Sicuramente europei. Linguaggi visivi e temi unitari a Bologna e Ferrara, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, pp. 88-89
- Giuliano Gresleri, L'Eliso di Cincinnato Baruzzi: ordine e caos della Villa Baruzziana, in: "Strenna storica bolognese", 40 (1990), pp. 235-256
- Filippo Raffaelli, I segreti di Bologna, Bologna, Poligrafici, 1992, p. 131 (data cit.: 1836)
- Angelo Rambaldi, San Michele in Bosco. Un monastero nella storia d'Italia. Dagli Olivetani all'Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna, IOR, p2000, p. 163
- Eugenio Riccomini, L'arte a Bologna. Dalle origini ai giorni nostri, Bologna, Editoriale Bologna, 2003, p. 313
- Emanuela Rondoni, Il Monticello (Villa Baruzziana). Un luogo notevole della collina bolognese, in: "Strenna storica bolognese", 63(2013), pp. 375-386
- Le strade di Bologna. Una guida alfabetica alla storia, ai segreti, all'arte, al folclore (ecc.), a cura di Fabio e Filippo Raffaelli e Athos Vianelli, Roma, Newton periodici, 1988-1989, vol.1., pp. 77-78