Arresto di compromessi politici
A Prada, nella villa dei conti Laderchi, luogo di “segreti convegni” di liberali, la polizia pontificia sorprende sette compromessi politici romagnoli, tra i quali un certo Piana di Bologna.
Nel corso della perquisizione sequestra numerosi documenti, quindi fa arrestare a Faenza il proprietario della villa Pietro Laderchi.
In questo periodo la polizia attua una più rigida vigilanza e una più rigorosa repressione nei paesi della Romagna. La pena del confino sarà applicata in molti casi. Pietro Laderchi sarà inviato a Casola Valsenio.
I conti Laderchi sono protagonisti del Risorgimento faentino fin dall‘epoca napoleonica. Nel 1849, durante la Repubblica Romana, il conte Francesco (1808-1853) sarà Preside della provincia di Forlì.
Suo figlio Achille (1830-1906) combatterà gli Austriaci a Vicenza nel 1848 e sarà per due volte sindaco di Faenza dopo l’Unità.
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 2: 1826-1849, pp. 471-472
- Achille Gennarelli, Il governo pontificio e lo stato romano. Documenti preceduti da una esposizione storica e raccolti per decreto del governo delle Romagne, Prato, Tip. F. Alberghetti e C., 1860, p. 634
- Patrioti e legittimisti delle Romagne nei registri e nelle memorie della polizia (1832-1845), a cura di Giovanni Maioli e Piero Zama, Roma, Vittoriano, 1935, p. XXXIII
- Remo Ragazzini, L'inquietante vicenda di una principessa in Romagna. 1807-1811. La storia di un matrimonio di convenienza tra il conte Pietro Laderchi e la principessa Pazienza Porcia conclusosi tragicamente, Cesena, Il ponte vecchio, 2003