Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
-
1833Gli "Annali Teatrali"Su iniziativa di Agamennone Zappoli (1811-1853) vengono pubblicati gli “Annali Teatrali”. Escono ogni sabato in otto pagine. Il commediografo ne è direttore e unico redattore. Si occupano di cronaca teatrale, avendo però come riferimento il teatro Contavalli. Vivranno stentatamente per un solo anno. Protagonista dei moti del 1831, e quindi perseguitato dalla polizia pontificia, Zappoli è un intellettuale prestato provvisoriamente al teatro e alla letteratura. Nel clima del Quarantotto tornerà alla politica come fondatore del giornale repubblicano “La Costituente”.dettagli
-
1833Luigi Marchesini direttore delle fabbriche alla CertosaNel 1833 l'architetto Luigi Marchesini (1796-1882) realizza il Colombario della Certosa, una delle parti più suggestive del cimitero ottocentesco. L'edificio è collocato dove erano antiche costruzioni claustrali e la vigna del monastero. Si compone di una grande sala a tre navate con abside finale e tre transetti. Si tratta del terzo spazio coperto più vasto di Bologna, dopo le grandi basiliche di San Petronio e San Pietro. Lo stile è austero: le nude pareti sono unificate da una sequenza di metope e triglifi semplificati. L'apertura del lucernaio è una chiara allusione alla “luce eterna”. Marchesini è impegnato alla Certosa fin dal 1820, come aiuto dell'ingegnere Giuseppe Tubertini (1759-1831). E' responsabile, con lui e con Angelo Venturoli (1749-1821), delle manomissioni dell'antico convento. Oltre al Colombario, di sua mano sono il Loggiato delle Tombe, uno stretto corridoio collegato con altre sale, e la Sala delle Catacombe "capolavoro di equilibrio spaziale, di grande fascino e suggestione" (Martorelli). Negli anni trascorsi alla Certosa, a fianco di Tubertini, al quale è succeduto nel 1831 come "direttore delle fabbriche", ha sviluppato anche un’attività di libero professionista, progettando monumenti per privati: le tombe di Vincenzo Patuzzi, Antonio Bentivoglio, Giuseppe Levi, Maria Marchi e altri. All'esterno della Certosa, il suo intervento più notevole sarà la trasformazione, nel 1858, della chiesa di Sant’Isaia, in via De’ Marchi.dettagli
-
1833Le vedute pittoresche di Antonio BasoliAntonio Basoli (1774-1848) pubblica, con l'aiuto dei fratelli Francesco e Luigi, una raccolta di acquetinte dal titolo Vedute pittoresche della città di Bologna. Esse replicano, spesso in dimensioni ridotte, quadri a olio dipinti dal pittore e scenografo di Castel Guelfo per le famiglie aristocratiche e borghesi in auge dopo il periodo napoleonico. Mostrano strade, cortili, palazzi, scaloni, chiese, canali, ma anche i mestieri, i luoghi del lavoro, talora figure tipiche della città. Costituiscono "una costante annotazione della realtà" bolognese, ottenute con un metodo ben rodato nella bottega famigliare dei Basoli (Santucci).dettagli
-
1833La villa BaruzzianaLo scultore Cincinnato Baruzzi (1796-1878) ritorna a Bologna nel 1831 dopo un lungo soggiorno a Roma. Prende il posto di Giacomo De Maria sulla cattedra di scultura dell'Accedemia di Belle Arti. A partire dal 1833 fa costruire, sul colle chiamato Monticello fuori porta San Mamolo, un padiglione destinato ad ospitare il cosiddetto “terzo calco” delle Tre Grazie, ereditato, assieme ad altri cimeli, dal suo maestro Antonio Canova. Per ampliamenti successivi del preesistente casino del conte Segni prende forma negli anni una grande villa con bellissimo parco, chiamata "L'Eliso", completata con una maestosa facciata a doppio volume dall'arch. Enrico Brunetti Rodati (1813-1859). Dopo la morte di Baruzzi, la villa passerà di proprietà al Comune di Bologna e in seguito diventerà una casa di cura, diretta dal prof. Vincenzo Neri, scienziato di chiara fama.dettagli
-
1833Riaprono la chiesa e l'oratorio di San CarloLa chiesa e l'oratorio della Confraternita di Santa Maria del Paradiso vengono raperti. L'antica associazione laicale, sorta nel 1466 e dedita all'assistenza dei poveri e degli infermi, risorge dopo la soppressione in epoca napoleonica. Rimarrà attiva fino al 1896, quando verrà abolita definitivamente. Dal novembre 1937 la parrocchia di S. Carlo ospiterà la prima casa bolognese dei Padri Camilliani, dediti all'assistenza degli infermi negli ospedali cittadini.L'oratorio, risalente al 1667, è dedicato anche a S. Carlo Borromeo (1538-1584), che fu studente e Legato pontificio a Bologna. Dopo la cessazione della confraternita sarà dato in uso ai Salesiani per alcuni anni.L'edificio si salverà miracolosamente dal bombardamento del 29 gennaio 1944, che colpirà la parrocchia e distruggerà il vicino seminario arcivescovile.Il merito sarà dato a S. Antonio da Padova, che dal 1221 al 1225 fu ospite nel vicino convento di S. Maria delle Pugliole. Sarà restaurato nel 2001, a cura di Marco Poli e Patrizia Nardi.La chiesa di S. Carlo (dal popolo chiamata San Carlino), gravemente danneggiata dalla guerra - ma forse in gran parte recuperabile - sarà invece ricostruita ex novo nel secondo dopoguerra con una facciata in stile neo-romanico.dettagli
-
1833Le terme di PorrettaLa Provincia di Bologna assume dalla Legazione Pontificia la proprietà delle sorgenti termali di Porretta, note e utilizzate fin dall'antichità. La costruzione della strada Porrettana favorirà il loro rilancio. In questi anni la Provincia promuove l'avvio della maggior parte dei nuovi edifici termali: Porretta Vecchia, Puzzola, Leone Bovi, Marte Reale e Donzelle, costruiti sopra le sorgenti salso-bromo-iodiche di cui portano il nome. Nel 1826 è stato inaugurato lo stabilimento delle Donzelle, costruito "in forma d'antro sibillino" su progetto di Giovanni Antonio Antolini (1756-1841) e Gian Battista Martinetti, poi ampliato nel 1840. Nel 1868 sarà aperto lo stabilimento Leone Bovi, mentre la Palazzina di Marte subirà un consistente intervento nel 1875. Nel 1886 sarà costruito lo stabilimento della Puzzola e nel 1896 quello della Porretta Vecchia, di fronte al santuario del Ponte. Modifiche e ampliamenti proseguiranno nel secolo successivo. Di particolare interesse, nell'area delle Terme Alte, situate alle pendici del Monte della Croce e lungo il greto del Rio Maggiore, è l'edificazione della Sala Bibita, posta fra lo stabilimento delle Donzelle e il padiglione Marte Reale, una saletta a pianta rettangolare, adibita alla distribuzione delle acque termali, chiamate Leone e Donzelle. Sarà conosciuta anche come il Grottino del Chini, poichè la Manifattura ceramica Fornaci San Lorenzo, diretta dall'artista Galileo Chini (1873-1956), la decorerà con oltre 5.000 piastrelle di maiolica in stile liberty.dettagli
-
15 gennaio 1833La "Gazzetta di Bologna" diventa "privilegiata"Il 15 gennaio papa Gregorio XVI concede alla “Gazzetta di Bologna” il titolo di “privilegiata”, riconoscimento per la sua attività di organo ufficiale del governo pontificio. Edita dal 1642, ha assunto il titolo di “Gazzetta” nel 1788. Nel periodo napoleonico è divenuta il "Monitore di Bologna", senza venir meno alla sua funzione di divulgazione dei provvedimenti governativi. E’ stampata il lunedì, mercoledì e venerdì presso la Tipografia Governativa alla Volpe. Rimarrà privilegiata fino al 1° febbraio 1848 e sarà diretta fino al 1859 dall'avv. Carlo Monti. Albano Sorbelli, in somma sintesi, descriverà così il suo pluriennale impegno: “Quale abilità! quanta fatica!, quali brutture!”.dettagli
-
marzo 1833Esposizione di Brigida Fava GhisilieriNelle sale dell'Accademia di Belle Arti, la marchesa Brigida Fava Ghisilieri (1802-1877), definita da Giuseppe Mazzini “la donna più benemerita della patria nello Stato pontificio”, espone la copia di sua mano di un quadro di Leonardo da Vinci, “fatta con molta diligenza e fedeltà”. Sposa a sedici anni del marchese Giuseppe Tanari, Brigida anima nel suo palazzo in via Galliera uno dei centri politici della Bologna liberale e uno dei salotti più rinomati, al quale accorrono uomini di lettere come Paolo Costa, Giovanni Marchetti e Carlo Pepoli e vi compare Pietro Giordani, che la ammira “come donna di spirito e di ingegno”. I suoi interessi sono molteplici, dalla letteratura e la filosofia tedesca, studiate alla corte dell'Elettore di Assia Cassel, alla miniatura appresa da un artista inglese. Le sue opere sono vendute per finanziare iniziative caritative o per la causa liberale. La scelta politica democratico-liberale è confermata dalla nomina di Gabriello Rossi, esponente sansimoniano compromesso nei moti del 1831, a precettore dei suoi figli.dettagli
-
5 marzo 1833A Imola e in Romagna arresti di "malintenzionati e sovversivi"Il 5 marzo a Imola scoppia un "serio tumulto" a seguito di un contrasto tra liberali e papisti. Un carabiniere viene disarmato. Intervengono truppe austriache e pontificie. Quattordici sospettati politici vengono arrestati e tradotti a Bologna. Il 17 marzo a Castel Bolognese, a Casola Valsenio e nella stessa Imola sono effettuati numerosi arresti di "presunti malintenzionati e sovversivi". In vicinanza del convento dei Cappuccini di Casola vengono arrestati quattro “assassini” armati di tutto punto, mentre stanno “facendo crocchio, forse per qualche operazione nella vegnente notte”. Intanto nel territorio di Lugo è in azione la colonna mobile di gendarmi del colonnello Freddi. Il card. Spinola è intenzionato a far cessare “tanti disordini che affliggono quei paesi”. 5 giugno successivo durante la notte vengono fermati a Imola alcuni uomini "per sospetto di setta". Tra essi il conte Mancurti, il notaio Quadralti e il brigadiere del caffè della Roncioni. Il giudice Gorga procede a numerosi interrogatori. .dettagli
-
7 marzo 1833Villa Aldini non va demolitaLa Commissione Consultiva di Belle Arti di Roma, composta da alcuni dei massimi artisti dell'epoca, quali Camuccini, Valadier, Thorvaldsen, decreta, sulla base di un rapporto della Commissione ausiliare, che la Villa Aldini di Bologna debba reputarsi edificio "nobilissimo e di ornamento cospicuo per le adiacenze della città", per le sue qualità architettoniche, per il grande fregio di De Maria e per l'antica Rotonda in essa racchiusa, ricca di decorazioni e dipinti classici. La decisione intende scongiurare il progetto di demolizione da parte del nuovo proprietario, Girolamo Bertocchi, che nel 1831 ha acquistato l'edificio ormai fatiscente dal banchiere Paolo Bignami per soli 3.600 scudi. Egli lo offrirà nel 1834 al Comune al prezzo dei materiali, ma le trattative non andranno in porto. La minaccia di demolizione rimarrà, finché una Pia Unione di Devoti della Madonna del Monte, costituita per l'occasione, riuscirà ad acquistare la villa nel 1838 al prezzo di 6.000 scudi più 350 per i materiali esistenti. Non sarà però realizzato il progetto di trasformarla in chiesa dedicata alla Madonna della Vittoria, per l'opposizione dell'autorità ecclesiastica, che, nonostante le previste "correzioni" al frontone di De Maria, riterrà l'edificio troppo pagano. Acquistata dal Municipio nel 1842, la villa ritornerà alla sua integrità a opera di Antonio Serra. Dal 1848 al 1859 essa sarà occupata da un Comando austriaco e ospiterà un ospedale per militari affetti da oftalmia.dettagli
-
13 marzo 1833Arresto e condanna di Giuseppe GabussiCon l'accusa di spaccio di materiale sovversivo, viene arrestato l'avvocato Giuseppe Gabussi (1791-1862), libraio-editore da tempo sorvegliato dalla polizia pontificia. E' considerato un elemento facinoroso, autore di libelli incendiari contro l'azione riformatrice di papa Gregorio XVI. E' sospettato, inoltre, di essere fondatore e capo della congrega mazziniana a Bologna. Il 31 dicembre il Tribunale della Sacra Consulta condannerà Gabussi a venti anni di carcere, da scontare nel forte di Civita Castellana. Nel novembre 1836 la pena sarà commutata nell'esilio, che verrà scontato in Inghilterra.dettagli
-
1 aprile 1833Il conservatorio delle Putte di Santa MartaTermina la sistemazione dei locali dell'antico convento delle Vallombrosane di Santa Caterina in Strada Maggiore. Il 1° aprile vi si trasferiscono nove ragazze già ospitate in Santa Croce, alle quali se ne aggiungeranno poco dopo altre undici. Finalmente il Conservatorio delle Putte di Santa Marta, il più antico istituto di educazione femminile esistente a Bologna, fondato nel 1505 da Carlo Duosi per fanciulle orfane appartenenti a buone famiglie cadute in disgrazia, ottiene una sede definitiva. L'istituto, che ha come fine di "prevenire molti enormi e perniciosi scandali", che possono nascere a causa della miseria delle giovani, è un'emanazione dell'Opera Pia dei Poveri Vergognosi. Ha avuto in passato donazioni e lasciti generosi, grazie alle indulgenze stabilite dai papi Gregorio XIII e Alessandro VII. Il convento di Santa Caterina in Strada Maggiore è stato occupato dal 1799 al 1822 dalle Putte dei Mendicanti di San Gregorio, ma già nel 1817 il cardinale Oppizzoni l'aveva assegnato all'Amministrazione dei Poveri Vergognosi in cambio del Conservatorio di San Vitale, ceduto definitivamente all'Opera Mendicanti. Le ospiti di Santa Marta saranno in media 15 dal 1833 al 1860 e 24 dal 1860 al 1880, con una punta di 29 tra il 1880 e il 1885. Il loro numero scenderà lentamente nel secolo successivo e saranno solo cinque alla chiusura del conservatorio nel giugno 1980.dettagli
-
8 aprile 1833Fogli ingiuriosi contro l'Austria e il PapaNella notte tra l'8 e il 9 aprile appaiono su diversi muri di Bologna alcuni "cartelli di mezzo foglio" recanti offese contro l'imperatore austriaco, il Papa e il comandante delle truppe occupanti barone Hrabowsky von Hrabowa. Il materiale è presto sequestrato dalle autorità di polizia. Gli autori delle "diffamazioni" sembrano appartenere all'élite cittadina, per il linguaggio ricercato dei testi e i concetti espressi tra le righe: Italia, Indipendenza, Libertà.dettagli
-
13 aprile 1833Morte di Pietro CaturegliMuore Pietro Caturegli (1766-1833), professore di Astronomia all’Università e dal 1815 direttore della Pontificia Specola. Accademico Benedettino e membro della Società Agraria, il 2 marzo 1830 fu associato anche alla Royal Astronomical Society di Londra. Come direttore dell’Osservatorio divenne Soprintendente alle ben note Effemeridi Bolognesi (Bononiae Ephemerides), utilizzate tra l’altro per il calcolo delle feste mobili del calendario liturgico. Tra le poche opere a stampa che pubblicò, oltre alle Ephemerides motuum caelestium ex anno 1829 in annum 1832, vi è un saggio sulle eclissi di sole, che comprende la previsione di quella totale dell’8 luglio 1842.dettagli
-
26 aprile 1833Dimostrazione liberale al funerale di Raffaele TognettiRaffaele Tognetti (1798-1833), bibliotecario comunale, muore a Bologna a soli 34 anni. Il suo funerale diventa l‘occasione per una dimostrazione liberale. Molti giovani “civili ed artigiani” intervengono con un velo nero al braccio, senza partecipare alla cerimonia religiosa. Figlio del letterato Francesco Tognetti, pro-segretario dell’Accedemia di Belle Arti, che intorno al 1815 aprì a Bologna un noto gabinetto di lettura, Francesco era "avvocato di professione e poeta d'elezione". Nel 1830 aveva vinto il concorso di bibliotecario della Biblioteca comunale Magnani, dopo la morte di Giovanni Cingari. Era amico di Giovanni Vicini (1771-1845), presidente del Governo delle Provincie Unite, che durante la rivoluzione liberale del 1831 gli affidò “importanti mansioni pubbliche“. In quel periodo resse, tra l‘altro, la cattedra di Gius pubblico e delle genti all‘Università. Nella sua breve carriera di bibliotecario ha affrontato il compito di riordinare i libri della Magnani in classi, portandolo a termine per le opere di bibliografia.dettagli
-
5 maggio 1833Grande parata in Piazza d'ArmiNella Piazza d‘Armi si tiene una grande parata militare delle truppe austriache, svizzere e pontificie alla presenza del principe ereditario di Hohenzollern-Heichingen e del principe di Leuchtenberg, figlio del fu Vicerè Eugenio. Al termine della parata le autorità si congratulano con il gen. austriaco Hrabowski e con il gen. svizzero Courten “per la tenuta delle truppe”.dettagli
-
7 maggio 1833"Matilde di Shabran" di Rossini al ComunaleIl 7 maggio va in scena al Teatro Comunale l'opera lirica Matilde di Shabran, ossia Bellezza e cuor di ferro di Gioachino Rossini, su libretto di Jacopo Ferretti. Composto in tutta fretta nel 1820, il melodramma risente degli autoprestiti da altre opere, quali Ricciardo e Zoraide, La donna del lago, Eduardo e Cristina. Alla prima al Teatro Apollo di Roma, il 24 febbraio 1821, ha suonato anche Niccolò Paganini. Dopo un'accoglienza iniziale piuttosto fredda, la Matilde ha avuto diverse repliche, al San Carlo, alla Scala, a Vienna. Nel 1823, all'Her Majesty's Theatre di Londra, protagonista femminile fu Isabella Colbran. A Bologna, dopo la prima, cantata da Clementina Tomasi al posto di Rosa Cajani, la replica del 19 maggio ottiene un lusinghiero successo, con il tenore Gilbert-Louis Duprez, famoso per il "do di petto", nel ruolo di Corradino e il soprano Virginia de Blasis in quello di Matilde.dettagli
-
giugno 1833Epidemia di grippe. A Bologna solo "in sfumatura"Un'epidemia di grippe - così è chiamata generalmente in questo periodo l'influenza catarrale - proveniente dal Nord Europa colpisce a fine giugno Modena, Bologna, la Romagna e le Marche. In seguito si sposta nelle regioni meridionali. Rimane in Italia sei mesi, contro i quattro dei paesi nordici, avendo evidentemente perso vigore. Mentre a Modena la malattia contagia un terzo degli abitanti, nella vicina Bologna, inspiegabilmente, appare "soltanto in sfumatura".dettagli
-
25 giugno 1833Suicidio dalla torre degli AsinelliAlle sei del pomeriggio del 25 giugno Gaetano Marchesi, facchino, "uomo disordinato" di 35 anni, “di condotta assai depravata e irreligiosa”, sale in cima alla torre degli Asinelli e si affaccia dal parapetto.Dopo aver bevuto un bicchiere di vino ed essersi a lungo dondolato, come per gioco, a cavalcioni dei merli, volta le spalle “allo spaventevole profondo“ e si butta giù.Rimane ucciso sul colpo cadendo sulla terrazza che sta alla base della torre. Prima di salire, aveva detto a molti che presto le gazzette avrebbero parlato di lui.Il fatto suscita “grande emozione“ in città. Si tratta del primo suicidio dall'alto da quando esiste la torre, settecento anni circa.dettagli
-
21 luglio 1833Una macchina aerostatica a forma di uomoIl 21 luglio all'Arena del Pallone, dopo la consueta partita di pallone al bracciale, avviene l'ascensione di una macchina aerostatica a forma di uomo, proposta dal chimico romano Pietro Marianno Senepa.L'esperimento sarà ripetuto l'11 agosto. Allora sarà presentato un globo “formante un gran pesce tonno con vari altri pesci più piccoli”.Il Senepa costruisce e vende palloni aerostatici di invenzione americana con forme animali oppure rotondi "per giocare per le sale", fabbricati in pelle di Baudruche. Insegna anche come farli volare, riempendoli di gas idrogeno.dettagli
-
6 settembre 1833Arresto di compromessi politiciA Prada, nella villa dei conti Laderchi, luogo di “segreti convegni” di liberali, la polizia pontificia sorprende sette compromessi politici romagnoli, tra i quali un certo Piana di Bologna. Nel corso della perquisizione sequestra numerosi documenti, quindi fa arrestare a Faenza il proprietario della villa Pietro Laderchi. In questo periodo la polizia attua una più rigida vigilanza e una più rigorosa repressione nei paesi della Romagna. La pena del confino sarà applicata in molti casi. Pietro Laderchi sarà inviato a Casola Valsenio. I conti Laderchi sono protagonisti del Risorgimento faentino fin dall‘epoca napoleonica. Nel 1849, durante la Repubblica Romana, il conte Francesco (1808-1853) sarà Preside della provincia di Forlì. Suo figlio Achille (1830-1906) combatterà gli Austriaci a Vicenza nel 1848 e sarà per due volte sindaco di Faenza dopo l’Unità.dettagli
-
9 novembre 1833Prima della "Norma" di BelliniIl 9 novembre si tiene al Teatro Comunale la prima esecuzione della Norma di Vincenzo Bellini. I cantanti protagonisti, il soprano Giulia Grisi (1811-1869), il tenore Paganini e il basso Canetta ottengono grandi ovazioni. Tanti applausi sono riservati anche alla primadonna Maria Malibran (1808-1836), di passaggio a Bologna, che assiste a questa memorabile serata. La cantante spagnola è stata protagonista due sere prima di una accademia musicale alla Società del Casino, dove ha replicato “con grazia incredibile” il duetto del Barbiere di Siviglia. La stagione musicale d'autunno del Comunale prevede altre due opere del maestro Bellini: La straniera il 19 ottobre e I Capuleti e i Montecchi il 21 novembre, entrambe su libretto di Felice Romani.dettagli
-
24 novembre 1833Viaggiare stando in camera con il CosmoramaDal 24 novembre all'8 dicembre è esposto a Palazzo Magnani, in via S. Donato, il gran Cosmorama di monsieur Andorfère, una sorta di “teatro optico”, che consente, grazie all'utilizzo di luci e lenti sapientemente disposte, di viaggiare il mondo stando “in camera” e di toccar con mano alcuni dei più celebri monumenti e luoghi, dipinti dagli artisti più famosi. Le vedute presentate, che l'Andorfère promette di cambiare in esposizioni successive, sono quelle di Atene, Parigi, la piazza San Marco di Venezia, il monumento a Giuseppe Poniatowski a Lipsia, il sepolcro di Maria Vergine a Gerusalemme. L'ingresso costa 8 baiocchi di giorno e 10 alla sera, quando è aggiunta l'illuminazione.dettagli