1826
Esordio del pianista Stefano Golinelli
Il pianista bolognese Stefano Golinelli (1818-1891) inizia la carriera concertistica e viene subito notato dalla critica:
Quantunque assai giovane di età, è già maestro di musica ed è tanto innanzi nell'arte del suonare il piano-forte da venir subito dopo a qué sommi che empirono di lor fama il mondo.
Secondo Robert Schumann la sua apparizione è "un segnale improvviso di vita per l'Italia".
Nel 1836 diventerà Accademico Filarmonico e nel 1840 sarà chiamato da Rossini al Liceo musicale, dove rimarrà fino al 1871.
Sarà considerato il "Liszt italiano", l'unico pianista nel paese di livello veramente internazionale.
Approfondimenti
- Donata Bertoldi, Sulle reminiscenze pianistiche di Stefano Golinelli, in: Bologna in musica. Musica e poesia, teatro e polemica, arte e costume nella Bologna del Seicento e dell'Ottocento, atti delle Giornate di studio ... (ecc.), a cura di Piero Mioli, Bologna, Conservatorio di musica G. B. Martini, 2003, pp. 189-200
- Daniele Crivelli, Maria Chiara Mazzi, Sull'opera pianistica di Stefano Golinelli. Due studi, Bologna, A.M.I.S., 1993
- Dario Golinelli, Avevamo un Bach e non lo sapevamo, in: "Bologna ieri, oggi, domani. Attualità, storia, arte, costume, misteri e personaggi della città più suggestiva d'Italia", (1992), pp. 82-84
- Un mondo di musica. Concerti alla Società del Casino nel primo Ottocento, a cura di Maria Chiara Mazzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2014, p. 121
- Quinto Tomasini, Pantheon bolognese. Stefano Golinelli, in: "Il comune di Bologna", 3 (1929), pp.
- Roberto Verti, Il Teatro comunale di Bologna, Milano, Electa, 1998, p. 65