Neve rossa e neve luminosa
Sull’Appennino tosco-emiliano cade molto abbondante la neve. Il 12 marzo una colonna del reggimento di cavalleria austriaca Vincent, proveniente da Firenze e diretta a Bologna, è costretta a fermarsi a Barberino del Mugello.
Il 13 e il 14 dicembre forti nevicate provocano crolli e valanghe - con numerose vittime - anche nell’Appennino centrale.
Il 14 dicembre, tra la Calabria e l’Emilia, su tutta la catena appenninica, si osserva una neve di colore rosso, la più sorprendente che si sia mai vista.
A Roma, dove la neve cade raramente, viene ordinato di ripulire il tetto della chiesa di S. Maria in Vallicella per timore di troppo sovraccarico.
Il 19 marzo a Fiumalbo, sull’Appennino modenese, la nevicata è così copiosa che in alcune case gli abitanti sono costretti a uscire dalle finestre.
In questo periodo una nevicata anomala non è un fenomeno limitato all’Italia. Un giornale di Edimburgo racconta in questi termini una precipitazione sorprendente e spaventosa:
Tutto ciò che era all'intorno prese l'aspetto di una superficie luminosa, o d'uno strato immenso di fuoco. Benché in apparenza tutto ardesse, non si provava sensazione alcuna di calore. Appressando alla neve la mano, aderiva a questa la materia luminosa insieme coll'acqua risultata dalla fusione della neve. La neve poi conservò la proprietà luminosa per dodici o quindici minuti.
- Bullettino scientifico, n. 34, luglio 1826. Scienze naturali. Metereologia, in: "Antologia", 67 (1826), p. 141
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 1: 1801-1825, p. 1209
- Giuseppe Lais, Nevicate a Roma, in: “Bollettino mensuale della Società Metereologica Italiana”, serie 2., 4 (1886), p. 55
- Nuova enciclopedia italiana, ovvero Dizionario generale di scienze, lettere, industrie, ecc., corredata di numerose incisioni intercalate nel testo e di tavole in rame, ampliata nelle parti scientifiche e tecnologiche e accuratamente riveduta in ogni sua parte secondo i più moderni perfezionamenti, a cura di Gerolamo Boccardo, 6. ed., Torino, Unione Tipografico-Editrice Torinese, vol. 6: Col-Cze, p. 321
- Domenico Ragona, Appunti sulla climatologia della provincia di Modena, in: "Memorie della Regia Accademia di Scienze, Lettere ed Arti in Modena", serie 2., 8 (1892), p. 143