Convenzione per le sepolture
Al termine di una annosa controversia sulla concessione delle aree di sepoltura, il Delegato Pontificio e la Municipalità di Bologna stipulano una convenzione, secondo la quale le aree monumentali della Certosa vengono concesse a pagamento e rimangono gratuite solo quelle per le inumazioni dei poveri.
Presso le parrocchie e gli ospedali sono istituite camere mortuarie. Il trasporto del defunto avviene singolarmente, in cassa e su carro chiuso sormontato da una croce.
Nella camera mortuaria di San Rocco alla salma è posta la medaglia con il numero di posizione nel cimitero. Il trasporto è effettuato dopo le ore 20 (per i non cattolici e per i morti degli ospedali dopo le 22).
Sulle fosse è apposta una croce di piombo, mentre sulle le lapidi è prescritta l'iscrizione in latino. Nel 1821 viene chiuso il piccolo cimitero dei bambini nati morti, esistente presso Porta Saragozza: da questo momento essi saranno sepolti in Certosa.
- Umberto Beseghi, Introduzione alle chiese di Bologna, 2. ed., Bologna, Tamari, 1955, pp. 262-268 (oratorio di S. Rocco)
- La Certosa di Bologna. Un libro aperto sulla storia, Bologna, Museo civico del Risorgimento, 23 maggio - 5 luglio 2009, a cura di Roberto Martorelli, Bologna, Tipografia moderna, 2009, p. 63 (scheda di W. Baietti)