14 ottobre 1820
Catturata la banda del Pistolone
Il Libro dei Giustiziati riporta la cattura di una banda di ventidue rapinatori "rei di conventicole armate con esplosioni di armi, di molte crassazioni, e di furti diversi, anche qualificati e sacrileghi".
Tre di essi - tra i quali il brigante bolognese Matteo Raimondi, detto Pistolone - vengono condannati a morte dalla Commissione speciale criminale per la Città e la Provincia di Bologna e ghigliottinati davanti al Prato di Sant'Antonio, nei pressi del collegio Montalto.
Altri tre facinorosi sono condannati "alla galera perpetua". I restanti, comprese due donne, ricevono molti anni di detenzione.
Approfondimenti
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 1: 1801-1825, p. 1093
- Tiziano Costa, “Adès basta!”. Umori della Bologna risorgimentale, in: Alla scoperta del Risorgimento a Bologna e provincia, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, nuova ed., Bologna, Congregazione felsinaria, 2011, p. 25
- Mariagrazia Esposito, Gianluca Stanzani, Persicetani uniti. Storie e uomini del Risorgimento bolognese (1815-1871), San Giovanni in Persiceto, Maglio, 2011, p. 28
- Supplimento al Diario di Roma del 1820, s.n.t., parte IV, p. 6