25 marzo 1820
Bologna è piena di rifugiati
In una lettera ad Adolphe de Mareste, Stendhal riporta le impressioni avute in un suo recente soggiorno a Bologna.
La città, secondo lo scrittore grenoblese, fa paura al Papa: vi è un clima ostile ai preti e anche la libertà di stampa è giudicata eccessiva.
In giro si vedono parecchi rifugiati dalle Romagne, da Ferrara, dalle Marche, frutto della persecuzione “exercée par les bigots et les nobles” in quelle regioni.
La situazione nel capoluogo è più tranquilla. Il cardinale legato Giuseppe Spina (1756-1828) è un uomo raffinato e attivo, che vuole restare a Bologna senza “lasciarci la pelle”.
Approfondimenti
- Annalisa Bottacin, "Forestieri" francesi alla scoperta di Bologna: da Stendhal a Théophile Gautier, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, p. 243