Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

6 luglio 1816

Riordinamento amministrativo dello Stato Pontificio

I decreti sulla riforma catastale e il riordinamento amministrativo, emessi il 6 luglio da Pio VII con il Motu proprio Quando per ammirabile disposizione ed elaborati dal Segretario di Stato cardinale Ercole Consalvi, concludono ufficialmente il periodo di amministrazione provvisoria seguito alla caduta di Napoleone.

Lo Stato Pontificio è suddiviso in diciassette delegazioni apostoliche. Le quattro romagnole - Bologna, Ravenna, Forlì e Ferrara - prendono il nome di Legazioni e sono governate da un cardinale legato.

Tutte le alte cariche sono riservate ad ecclesiastici: amministrazione, giustizia, polizia ed esercito. Solo i governatori delle città più grandi sono scelti tra i nobili o i possidenti.

A capo dell'Amministrazione comunale è posto un consiglio di 48 Savi, 24 nobili dell'antico Senato e 24 cittadini. Tra essi sono nominati sei conservatori e un Senatore come presidente. Il primo Senatore a Bologna sarà Cesare Alessandro Scarselli (1783-1834), già Podestà nel 1810, che entrerà in carica il 1° giugno 1817.

Il Motu proprio di Pio VII sfrutta “le conseguenze del ventennio francese a vantaggio del potere centrale”, cancellando completamente le antiche autonomie municipali e ignorando, per Bologna, gli antichi patti di Niccolò V, che concedevano un certo potere al Senato cittadino.

Si tratta di prerogative che molti, sia nello schieramento dei conservatori che in quello dei liberali progressisti, avrebbero voluto ripristinare. L'antica Libertas bolognese rimarrà un “puro motto araldico” (Marcelli).

D'altra parte il Motu proprio mira anche a perequare i carichi fiscali: mantiene l'imposta fondiaria, sopprime la tassa personale, sulle arti, sui commerci e le libere professioni, riforma i dazi dei consumi e di Registro.

Consalvi punta a combattere il settarismo e le resistenze conservatrici del vecchio ceto aristocratico, puntando sul ceto medio e accettando anche “alcune sue posizioni laiche” (Berselli).

Secondo i cardinali zelanti, invece, il piano del Segretario di Stato è "napoleonico, perchè distruttivo delle antiche regole".

Approfondimenti
  • Atlante storico delle città italiane, diretto da Francesca Bocchi e da Enrico Guidoni, Emilia-Romagna, vol. 2., Bologna, tomo 4., Dall'età dei Lumi agli anni Trenta (secoli XVIII-XX), a cura di Giovanni Greco, Alberto Preti, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Grafis, 1998, p. 35
  • Giuseppe Battelli, Fra età moderna e contemporanea (secoli XIX e XX), in: ISCBO, Storia della chiesa di Bologna, a cura di Paolo Prodi e Lorenzo Paolini, Bergamo, Bolis, 1997, vol. 1., p. 293
  • Silvia Benati, Un affresco politico-sociale: la Società del Casino (1809-1823), in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, p. 123, nota 676 (C.A. Scarselli)
  • Aldo Berselli, Bologna dalla Restaurazione al 1831, in: Leopardi e Bologna, atti del Convegno di studi (...), a cura di Marco A. Bazzocchi, Firenze, L. S. Olschki, 1999, p. 7, 12
  • Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 25
  • Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 285
  • Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 279
  • Romolo Dodi, Esponenti della Compagnia dei Lombardi protagonisti nel governo del Comune di Bologna (1802-1868), in: L'antica Compagnia dei Lombardi in Bologna. Un passato presente, mostra e catalogo a cura di Massimo Medica, Silvia Battistini, Cinisello Balsamo (MI), Silvana Editoriale, 2019, pp. 32-33
  • Clemente Fedele, Francesco Mainoldi, Bologna e le sue poste, Bologna, F. Mainoldi, 1980, p. 213
  • Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 4., p. 33
  • Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 2003, p. 60, nota 144
  • Umberto Marcelli, Le vicende politiche, in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, pp. 9-10
  • Umberto Marcelli, Le vicende politiche dalla Restaurazione alle annessioni, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., p. 68
  • Giovanni Natali, La restaurazione a Bologna e nelle legazioni (1815-1831), in: Il 1859-60 a Bologna, Bologna, Edizioni Calderini, 1961, pp. 19-20
  • Gida Rossi, Bologna nella storia nell'arte e nel costume, Sala Bolognese, Forni, 1980, p. 523, 525
  • Ettore Rotelli, Gli ordinamenti locali preunitari, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., pp. 244-245
  • Angelo Varni, Gli anni difficili della Restaurazione, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano , Nuova editoriale AIEP, 1989, vol. 2., p. 364
  • Angelo Varni, Gli anni difficili della Restaurazione, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova ed. AIEP, 1989, vol. 2., p. 364: Nerio Zanardi, Capitoli bolognesi della storia d'Italia. Da Irnerio a Carducci, Bologna, Patron, 1997, p. 337 sgg.
  • Giampaolo Venturi, Il governo tra Chiesa e Stato, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, p. 265
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