Capolavori in mostra nella chiesa dello Spirito Santo
Nella chiesa sconsacrata dello Spirito Santo, “magnificamente apparata” per l'occasione, è allestita una eccezionale mostra di arte antica.
Sono esposti diciotto capolavori trafugati nel giugno del 1796 dai Francesi dalle chiese cittadine e ritornati a Bologna dopo la caduta di Napoleone grazie all'opera diplomatica di Antonio Canova.
A celebri tavole di Perugino, Parmigianino, Raffaello si affiancano alcuni dei quadri più importanti della scuola bolognese, rappresentata soprattutto dai Carracci, da Guercino e da Guido Reni.
L'esposizione rappresenta “un importante momento di aggregazione” della cittadinanza bolognese attorno al proprio patrimonio artistico, un'omaggio ad opere di grande valore, che andranno a costituire il nucleo principale della Pinacoteca Nazionale.
- Antonio Canova e Bologna. Alle origini della Pinacoteca, a cura di Alessio Costarelli, Milano, Electa, 2021
- L'arte contesa: nell'età di Napoleone, Pio VII e Canova, a cura di Roberto Balzani, Cinisello Balsamo, Silvana, 2009
- Gian Piero Cammarota, Le origini della Pinacoteca nazionale di Bologna. Una raccolta di fonti, vol. 1., 1797-1815, Bologna, Minerva, 1997, p. 208
- Daniela Camurri, L'arte perduta. Le requisizioni di opere d'arte a Bologna in età napoleonica, 1796-1815, San Giorgio di Piano, Minerva, 2003, p. 148
- Andrea Emiliani, Bologna. Cronache dal vivere, Argelato, Minerva, 2013, p. 64
- L'Estasi di Santa Cecilia di Raffaello da Urbino nella Pinacoteca Nazionale di Bologna, Bologna, Alfa, 1983, p. 65
- Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, Bologna, Tipografia delle Scienze di G. Vitali, vol. 2., 1869, p. 272
- Opere d'arte prese in Italia nel corso della campagna napoleonica 1796-1814 e riprese da Antonio Canova nel 1815, curatori Andrea Emiliani, Michel Laclotte, Faenza, Carta Bianca, 2018
- La Pinacoteca nazionale di Bologna, a cura di Andrea Emiliani, Bologna, Cappelli, 1967