La Manifattura Aldrovandi cambia gestione
Fornito di grandi sostanze e di una buona formazione culturale, il conte Carlo Filippo Aldrovandi Marescotti (1763-1823) coltiva l'amicizia di scienziati, letterati e artisti.
Dopo l'arrivo di Napoleone ha appoggiato i democratici e ha lavorato per la Repubblica Cisalpina. Nel 1801 è stato tra i notabili dell'assemblea di Lione. Dal 1807 è presidente perpetuo dell'Accademia di Belle Arti.
Nel suo palazzo di via Galliera si tengono di frequente accademie e dotte conversazioni. Il suo salotto è luogo di incontro di persone aperte alle idee illuministiche.
Secondo la moda del tempo, che vuole i nobili impegnati in imprese artistiche, il conte ha avviato nel 1794 una manifattura di "Terraglie dette di Inghilterra".
Considerata un genere inferiore di ceramica, la terraglia è stata rivalutata dopo il 1770 da Josiah Wedgwood (1730-1795), che usando una pasta leggera di colore avorio e i modelli di Robert Adam, ha sfornato "mezze porcellane" di grande qualità.
Aldrovandi ha inviato un suo uomo, Paolo Pizzoli, in Inghilterra, per carpire i segreti di Wedgwood. Al ritorno questi ha raccolto attorno a sé personale qualificato di ditte in crisi, quali Finck e Rolandi, e ha iniziato la produzione di terraglie nel secondo cortile di Palazzo Aldrovandi, utilizzando una pasta composta di terra di Vicenza e marmo di Carrara.
Da un punto di vista stilistico le ceramiche bianche di Aldrovandi si ispirano a modelli greci, romani, egizi e si avvalgono delle creazioni di scultori come Giacomo Rossi (1748-1817) e Giacomo De Maria (1762-1838) e disegnatori come Onofrio Gandolfi.
Nel periodo napoleonico lo stesso conte Carlo Filippo Aldrovandi cura gli affari della ditta sulla piazza di Milano, ma la gestione si rivela molto onerosa e deve accettare l'ingresso di capitali esterni.
Nel 1813 il conte, peraltro poco interessato ai guadagni, viene del tutto estromesso dai soci Barera e Roversi.
La manifattura continuerà senza di lui, fino alla fine del secolo, la produzione di vasellame da tavola, vasi da speziale, ma anche statue e rinomate pipe in ceramica.
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- L'aristocratico vasellame da tavola della manifattura Aldrovandi. Mostra di ceramiche d'arte della manifattura bolognese di fine Settecento dalla collezione di Lea e Gastone Cipolli, Rastignano, A&B, 2007
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