Il pallone di Marcheselli prende fuoco
Il libraio aviatore Antonio Marcheselli si alza il 28 giugno col suo pallone “gonfio di aria infiammabile” dal prato dell'osteria del Chiù, dove è stato allestito “uno steccato fatto a foggia di Arena”. All'impresa assistono le autorità e oltre 6.000 spettatori.
L'aerostato atterra a sei miglia della città, alle Case Nuove di Musiano. Un contadino, che porta un lume, si avvicina troppo, facendo prendere fuoco al pallone. La maggior parte dei "villani", che hanno assistito all'atterraggio, rimangono feriti nell'incendio.
Il volatore rimane invece incolume e ritorna a Bologna con una carrozza del servizio di posta. Alla sera viene acclamato in teatro. Negli anni successivi Marcheselli continuerà i suoi esperimenti di volo, utilizzando i resti del pallone di Zambeccari.
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