Pietro Giordani denuncia l'abbandono della Palazzina della Viola
Parlando all'Accademia di Belle Arti, il segretario Pietro Giordani (1774-1848) denuncia le condizioni di abbandono e di incuria della Palazzina della Viola, la delizia dei Bentivoglio presente nell'area dell'Orto botanico dell'Università.
Si tratta di un edificio di particolare pregio architettonico e artistico, affrescato dai migliori artisti dell'epoca rinascimentale: Innocenzo da Imola, Amico Aspertini, Prospero Fontana, Nicolò dell'Abate.
Dopo la caduta dei signori di Bologna la villa ospitò l'Accademia del Viridiario di Giovanni Filoteo Achillini e quella dei Desti. Tra il 1540 e la fine del Settecento fu aggregata al vicino Collegio Ferrerio.
Nel 1803, divenuta di proprietà pubblica, fu destinata a sede della Scuola universitaria d'Agricoltura, diretta da Filippo Re.
Quando all'inizio del '900 verrà acquistata dalla Cassa di Risparmio per la Scuola superiore di Agraria, la Viola apparità come una casa colonica, con buona parte del portico e della loggia superiore chiusi, gli ambienti frazionati, gli affreschi ricoperti di calce.
Sarà restaurata nel 1907, nel 1928 e poi ancora nel 1948, dopo i danni subiti durante la seconda guerra mondiale.
- Umberto Beseghi, Palazzi di Bologna, Bologna, Tamari, 1956, pp. 261-268
- Francesco Ceccarelli, L'intelligenza della città. Architettura a Bologna in età napoleonica, Bologna, Bononia University Press, 2020, p. 60, 95
- Andrea Emiliani, Bologna. Cronache dal vivere, Argelato, Minerva, 2013, pp. 76-78
- Andrea Emiliani, La polis culturale bolognese, in: I laboratori storici e i musei dell'Università di Bologna, vol. 1., La città del sapere, Milano, Silvana, 1987, pp. 31-32
- Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, Bologna, Tipografia delle Scienze di G. Vitali, vol. 3., 1870, pp. 145-146