La Camera di Commercio, Arti e Manifatture
Sulla base del decreto imperiale dato a Saint Cloud il 27 giugno 1811, viene creata la Camera di Commercio, Arti e Manifatture di Bologna.
Succede alla Camera Primaria di Commercio del dipartimento del Reno, risalente al 31 agosto 1803 e a sua volta erede dell'antico foro dei mercanti.
La nuova Camera è rappresentata da nove membri ed è presieduta dal Prefetto del dipartimento del Reno.
Il 26 agosto una legge prevederà l'iscrizione obbligatoria delle manifatture e delle aziende artigiane alla Camera di Commercio, con ammende pecuniarie per i trasgressori.
Molti fabbricanti e commercianti presenteranno, assieme alla denuncia, un "attestato di miserabilità", rilasciato dal proprio parroco, per essere esonerati dalla tassa camerale.
Con rescritto del 23 ottobre 1815 la Camera di Commercio di Bologna sarà riformata e assumerà la denominazione di Consiglio di manifatture e commercio.
- Giuseppe Brini, Artigiani a Bologna. Cenni di storia e attualità, Bologna, Tamari, 1978, pp. 65, 67-68
- Vincenzo Leonardi, Coordinamento del credito e della finanza a Bologna e nelle Romagne nel 1859-1860, in: Il 1859-'60 a Bologna, Bologna, Calderini, 1961, p. 385
- Notizie sulle camere di commercio ed arti dell'Italia, in: "Annali dell'industria e del commercio", 1883, p. 100