Il Teatro Comunale di Imola
Nel 1810 un gruppo di cittadini imolesi acquista l'edificio della chiesa superiore del convento soppresso di San Francesco, utilizzato negli anni precedenti dai Francesi come caserma di cavalleria, per farne un luogo dedicato agli spettacoli. L'impresa è sostenuta economicamente dalla vendita dei palchi alla municipalità e ai “Signori Associati”.
Il progetto del teatro, dedicato alla dea Cerere, è affidato al genio dell'architetto imolese Giuseppe Magistretti (1775-1859), che realizza una rara struttura a pianta ellittica, contornata da tre ordini di palchi e una galleria soprastante.
Le decorazioni sono affidate al pittore Felice Giani (1758-1823), uno dei migliori interpreti dell'arte neoclassica, e all'ornatista Gaetano Bertolani, suo collaboratore.
L'inaugurazione avviene il 4 agosto 1812 con l'esecuzione del dramma eroico in due atti I riti di Efeso di Giuseppe Farinelli (1769-1836).
Nel 1815, con il ritorno di Imola nello stato pontificio, papa Pio VII deciderà la chiusura del teatro, ritenuto incompatibile con l'edificio religioso preesistente.
Esso sarà riaperto solo nel 1831, durante il moto rivoluzionario delle Romagne. I necessari interventi di modifica e manutenzione verranno nuovamente affidati al Magistretti, che rinnoverà la facciata e abbasserà il campanile, togliendo all'edificio ogni aspetto residuo di luogo religioso.
Nel 1852 sarà deciso un nuovo completo restauro, affidato agli ingegneri Bianconcini e Cerchiari ed eseguito previo parere del prof. Filippo Antolini (1787-1858), che esaminerà anche il progetto di decorazione dei pittori Francesco Galassi e Paolo Sarti.
Sarà il Macbeth di Verdi a inaugurare nuovamente il teatro nel 1855 e da allora l'attività riprenderà in modo abbastanza regolare.
- Lidia Bortolotti, "Amor di patria impavido / mieta i sanguigni allori". Feste teatri e celebrazioni nelle Romagne, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, pp. 254-256
- Giulio Cesare Cerchiari, Ristretto storico della città d'Imola, rist. con correzioni ed aggiunte, Bologna, Tipografia Sassi nelle Spaderie, 1848, p. 111
- Fauzia Farneti, Silvio Van Riel, L'architettura teatrale in Romagna 1757-1857, Firenze, Uniedit, 1975, p. 80 sgg.
- Le stagioni del teatro. Le sedi storiche dello spettacolo in Emilia-Romagna, a cura di Lidia Bortolotti, fotografie di Riccardo Vlahov, Bologna, Grafis, 1995, pp. 180-182 (foto)
- Teatri storici in Emilia Romagna, a cura di Simonetta M. Bondoni, Bologna, Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, 1982, pp. 214-215