Soppressi tutti gli ordini religiosi
Con decreto del 25 aprile, pubblicato il 12 maggio, sono soppressi tutti gli ordini religiosi ancora esistenti. I loro beni sono trasferiti al Monte Napoleone, preposto, tra l'altro, al mantenimento dei religiosi secolarizzati.
Sono svuotati i conventi maschili ancora in funzione, quali Santa Maria dell'Annunziata, sede provinciale dei Minori Osservanti e San Paolo in Monte dei Minori Riformati all'Osservanza.
Il 1° giugno i Cappuccini devono lasciare il monastero sul monte Calvario. La loro preziosa biblioteca confluisce in parte in quella universitaria, in parte in quella comunale.
Il 12 luglio vengono chiusi gli ultimi conventi femminili: tra essi SS. Giacomo e Filippo delle Convertite, S. Chiara, S. Elena, il Corpus Domini.
In questa tornata sono compresi quelli delle suore Terziarie, perlopiù dedite all'educazione: le Servite di Tutti i Santi, le Scalze, le Francescane di S. Maria della Vittoria dette del Pozzo Rosso.
Tutta la struttura ecclesiastica è ridotta a quella parrocchiale, anch'essa molto ridimensionata, e ai Capitoli di San Pietro e San Petronio.
“La orazione a Dio, la coltura cristiana del popolo, la generale devozione” risulta per molti fortemente diminuita.
Nel 1796 Bologna aveva 3.500 monache e 2.000 preti e frati, in 69 conventi e 55 parrocchie. Nel 1815 rimarranno solo 18 parrocchie e 12 conventi ancora in parte attivi.
- Franco Bergonzoni, Venti secoli di città. Note di storia urbanistica bolognese, Bologna, Cappelli, 1980, p. 90
- Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, pp. 226-227 (data cit. 1 giugno), 516, nota 28
- Tiziano Costa, Chiese di Bologna. Storia, arte e cronaca, Bologna, Costa, 2009, p. 32
- Marcello Fini, Bologna sacra. Tutte le chiese in due millenni di storia, Bologna, Pendragon, 2007, p. 10
- Alfeo Giacomelli, Ordini religiosi in età moderna, in: ISCBO, Storia della chiesa di Bologna, a cura di Paolo Prodi e Lorenzo Paolini, Bergamo, Bolis, 1997, vol. 2., p. 532
- Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, Bologna, Tipografia delle Scienze di G. Vitali, 1868-1873, 5 voll. (v. 1: 141, 164, 315-316; v. 3: 355, 362, 366; v. 4: 20, 37, 153)
- Candido Mesini, La soppressione degli ordini religiosi a Bologna durante la Repubblica Cisalpina e il Regno Napoleonico, in: “Culta Bononia”, 5 (1973), pp. 177-178
- Monasteri e conventi francescani in Emilia Romagna, a cura di Giorgio Maioli, con la collaborazione di P. Onofrio Gianaroli, Bologna, Re Enzo, 1995, p. 62
- Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 191
- Marco Poli, Bologna com'era, Argelato, Minerva, 2020, p. 89
- San Giuseppe ai Cappuccini, a cura di Roberto Sernicola, Ferrara, Edisai, 2001, p. 24