I Filodrammaturgi
I migliori attori dilettanti bolognesi si riuniscono nella Compagnia dei Filodrammaturgi, diretta da Carlo Bruera e protetta dal conte Ferdinando Marescalchi (1754-1816).
Nel primo periodo essa opera nel Teatro della Concezione, una piccola sala della famiglia Privat ricavata dalla chiesa sconsacrata delle monache agostiniane della SS. Concezione di via Saragozza, che proprio per la presenza di formazioni amatoriali sarà conosciuta come Teatro dei Dilettanti.
Il ricavato delle recite è devoluto a favore di famiglie indigenti, del Ricovero di Mendicità o di altre compagnie teatrali in difficoltà.
La Società godrà della protezione del cardinal Spina, secondo il quale dovrà essere “in ogni maniera di sollecitudine incoraggiata e sostenuta”.
Dopo aver agito temporaneamente, nel 1815-16, nei teatri Marsigli e Felicini, dal 1818 potrà usufruire con continuità del teatro Contavalli, uno spazio molto adatto alla sua attività e al suo pubblico.
Durante il carnevale del 1819 i Filodrammaturgi daranno in questo teatro "un corso di trenta rappresentazioni", costituite soprattutto da opere di Alfieri e Goldoni o da commedie edificanti e blande satire.
Il Saul alfierano costituirà un vero e proprio banco di prova - pur emendato da quelle espressioni che possono "offendere la buona morale" - e Alamanno Leonesi meriterà più di altri "singolare ammirazione".
Il Teatro Privat continuerà anche nel periodo della Restaurazione ad ospitare esibizioni di fantasisti, spettacoli di marionette e di altri gruppi dilettanti, finché sarà chiuso definitivamente nel 1824 e trasformato in bottega.
- Marina Calore, A scuola di teatro. Vicende di dilettanti bolognesi nel primo trentennio dell'Ottocento, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, pp. 169-170
- Marina Calore, Storie di teatri, teatranti e spettatori, in: In scena a Bologna. Il fondo Teatri e spettacoli nella Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna, 1761-1864, 1882, inventario e indici a cura di Patrizia Busi, Bologna, Comune, 2004, pp. 34-35
- Alessandro Cervellati, Storia dei burattini e burattinai bolognesi (Fagiolino & C.), Bologna, Cappelli, 1964, p. 102 (Teatro Privat)
- Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, vol. 5., Bologna, Tipografia Militare già delle Scienze, 1873, pp. 19-20
- Risorgimento e teatro a Bologna 1800-1849, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Patron, 1998, p. 20, 28, 32