Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1806

Pelagio Palagi si trasferisce a Roma

Il pittore Pelagio Palagi (1775-1860) già allievo dell'Accademia Clementina e protetto del conte Carlo Filippo Aldrovandi, si trasferisce a Roma.

Qui avrà subito un grande successo, avvicinandosi a Camuccini, Canova, Ingres e soprattutto al giovane Francesco Hayez.

Accogliendo i consigli del suo mecenate, abbandonerà l'attività scenografica e prospettica, nella quale si era dimostrato molto versato, per diventare pittore di figura e di storia e autore di bei ritratti.

Dopo un breve ritorno a Bologna nel 1815, con la Restaurazione pontificia riparerà a Milano, dove rimarrà diciassette anni.

Nel 1832 accoglierà l'invito di re Carlo Alberto a lavorare a Torino per la corte sabauda. Qui abiterà fino alla morte, mostrando di poter operare in vari campi, dall'architettura, alla decorazione di interni, alla pittura, e con numerose tecniche.

In polemica con il linguaggio ambiguo e la posizione volutamente defilata di Giani e Basoli, Palagi farà pittura di storia, laica e didascalica.

La partenza per Roma è in gran parte motivata dal suo desiderio di studiare l'antico e di confrontarsi con il linguaggio del neoclassicismo internazionale, lontano dall'ambiente bolognese, chiuso e provinciale.

Approfondimenti
  • Architettura, scenografia, pittura di paesaggio, Bologna, Museo civico, 8 settembre-25 novembre 1979, Bologna, Alfa, 1980, pp. 204-206, 277-278, tavv. 51-54, 264-268
  • I concorsi curlandesi. Bologna, Accademia di Belle Arti, 1785-1870, Bologna, Galleria d'arte moderna, marzo-maggio, Museo civico, giugno-luglio 1980, catalogo a cura di Renzo Grandi, Bologna, Grafis, 1980, p. 61
  • Coscienza urbana e urbanistica tra due millenni. 1., Fatti bolognesi dal 1796 alla prima guerra mondiale, Bologna, San Giorgio in Poggiale, 11 dicembre 1993-13 febbraio 1994, a cura di Franca Varignana, Bologna, Grafis, 1993, pp. 46-47
  • Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta edizioni, stampa 1987, vol. 1: Da Bologna a Modena, pp. 146-147
  • Stefano Grandesso, Pietro Giordani e Giacomo Leopardi, in: Leopardi e Bologna, atti del Convegno di studi per il secondo centenario leopardiano, Bologna, 18-19 maggio 1998, a cura di Marco A. Bazzocchi, Firenze, L. S. Olschki, 1999, p. 21

  • Renzo Grandi, Pittura e scultura nell'Ottocento, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., pp. 1209-1210
  • Francesca Lui, Viaggio nelle stanze romantiche. Scena e retorica degli interni, Bologna, Bononia University Press, 2012, pp. 65-76
  • Anna Maria Matteucci, Architettura e decorazioni in Bologna all'epoca di Stendhal, in: "L'Archiginnasio", 66-68 (1971-1973), vol. 2., pp. 735-737

  • Anna Maria Matteucci, I decoratori di formazione bolognese tra Settecento e Ottocento. Da Mauro Tesi ad Antonio Basoli, Milano, Electa, 2002, pp. 499-500
  • Eugenio Riccomini, L'arte a Bologna. Dalle origini ai giorni nostri, Bologna, Editoriale Bologna, 2003, pp. 309-310
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