Palazzo Caprara venduto a Napoleone
Il 3 novembre del 1806 Carlo Caprara vende il suo palazzo di via delle Asse all'Imperatore Napoleone. Eretto nel 1603 da Francesco Morandi Terribilia e completato nel '700 da Alfonso Torreggiani, è uno dei più sontuosi della città.
Nel 1805 ha ospitato Bonaparte divenuto Re d'Italia e, a ricordo di quel soggiorno, è conosciuto come il "palais du roi" (Stendhal).
La somma di 800.000 lire ricavata dalla vendita dell'immobile e dei preziosi arredi in esso contenuti servirà soprattutto per appianare i molti debiti del Grande Scudiero, che per la sua residenza dovrà ripiegare sul palazzo ex senatorio Monti Bianchetti in via Barberia, all'angolo con via Barbaziana.
Il 28 maggio 1807 Napoleone regalerà Palazzo Caprara a Giuseppina di Leuchtenberg, primogenita del Viceré Eugenio Beauharnais, nominata Principessa di Bologna e - dopo il dono dei possedimenti agricoli che furono dell'avv. Antonio Aldini - anche Duchessa di Galliera. Essa però non risiederà mai in città, andando in sposa nel 1823 al principe ereditario di Svezia.
A Stoccolma sarà trasferita anche una parte della collezione d'arte proveniente dalle dimore dei Caprara, che nel Settecento ammontava a più di mille pezzi.
Tra le opere da allora conservate nel palazzo reale di Stoccolma vi sono dipinti di alcuni protagonisti della scuola bolognese: Agostino Carracci, Guercino, Lavinia Fontana, Guido Reni, Giacomo Cavedoni, Giuseppe Maria Crespi.
- Umberto Beseghi, Palazzi di Bologna, Bologna, Tamari, 1956, p. 251
- Umberto Beseghi, Palazzi di Bologna, 2. ed., Bologna, Tamari, 1957, pp. 255-260
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Bologna ai tempi di Stendhal, mostra iconografica, Bologna, 13-20 maggio 1972, introduzione e catalogo di Giancarlo Roversi, in: "L'Archiginnasio", 66-68 (1971-1973), vol. 2., p. 793
- Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 496, nota 5
- Tiziano Costa, Le grandi famiglie di Bologna. Palazzi, personaggi e storie, Bologna, Costa, 2007, p. 84
- Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, Bologna, Tipografia delle Scienze di G. Vitali, vol. 1., 1870, p. 73
- Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 3., p. 94
- Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 2003, p. 26, nota 68, p. 37, nota 107
- Palazzo Caprara. Sede della Prefettura di Bologna, Bologna, Costa, 2002, p. 9, 11
- Palazzo Caprara Montpensier. Sede della Prefettura di Bologna, a cura di Angelo Varni, Bologna, Bononia University Press, 2011
- Marco Poli, Bologna com'era, Argelato, Minerva, 2020, p. 124
- Karin Radstrom, La collezione Galliera già Caprara nel Palazzo Reale di Stoccolma, in: "Il carrobbio", 12 (1986), pp. 293-307
- Filippo Raffaelli, I segreti di Bologna, Bologna, Poligrafici, 1992, p. 145