7 settembre 1805
Soppressi alcuni conventi femminili
Sono soppressi alcuni conventi femminili e le suore trasferite in altri locali e in parte secolarizzate.
Dopo l'eliminazione della parrocchia di Santa Caterina in Strada Maggiore, le orfane mendicanti sono collocate nell'annesso convento, abitato un tempo dalle monache Vallombrosane.
Nei locali alienati delle terziarie di San Francesco sarà istituito un collegio per fanciulle, finanziato dal Viceré Eugenio Beauharnais.
Dopo le ondate di espropri degli anni precedenti, i conventi in città sono ridotti a 12.
Approfondimenti
- Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, Bologna, Tipografia delle Scienze di G. Vitali, vol. 3., 1870, p. 15
- Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 3., p. 68
- Maria Chiara Liguori, Le vie dell'orgoglio. Toponomastica risorgimentale e nuovo volto della Bologna post-unitaria, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 331