Il pranzo dei Veliti e delle Guardie d'Onore
Dopo la proclamazione del Regno italico, è istituita una Guardia d'onore del Re. E' formata da quattro compagnie e un battaglione di Veliti. La costituzione della Guardia ha una giustificazione politica oltre che militare, poiché serve all'organizzazione della Nazione.
Il 16 giugno quaranta giovani gentiluomini bolognesi a cavallo e venti a piedi, “magnificamente vestiti di fino scarlatto con sott'abito bianco, guerniti d'Argento, con gran berrettone e con stivali di marocchino rosso”, fanno una parata solenne in Piazza Maggiore, al cospetto delle autorità e di vari corpi militari.
Le guardie d'onore hanno un grado corrispondente a sottotenente delle truppe di linea, i veliti a quello di sergente.
A Bologna le guardie d'onore sono più di cento e appartengono alla seconda compagnia. Il loro comandante, Astorre Ercolani (Hercolani, 1779-1828), è nominato comandante generale di tutte le guardie d'onore del Regno e decorato con la Legione d'onore e la Corona di Ferro.
Il 10 luglio la municipalità offre un lauto pranzo nella galleria degli Anziani a 400 guardie riunite a Bologna dal comandante Ercolani per fare la scorta alla principessa Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, in viaggio verso Lucca.
Un decreto imperiale ha conferito, il 18 marzo 1805, al principe Pasquale Felice Baciocchi il principato di Piombino, mentre il 24 giugno seguente Elisa ha ottenuto la Repubblica di Lucca e dal 3 marzo 1809 avrà anche la reggenza del Granducato di Toscana.
I Veliti Reali di Napoleone si faranno onore in Spagna nel 1809: il Bollettino dell'Armata del 7 gennaio li chiamerà "sages et braves" e testimonierà il loro grande coraggio.
- Silvia Benati, Un affresco politico-sociale: la Società del Casino (1809-1823), in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, p. 105, nota 381 (A. Hercolani)
- Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 185 (data cit.: 25 luglio), 403, nota 52
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Mariagrazia Esposito, Gianluca Stanzani, Persicetani uniti. Storie e uomini del Risorgimento bolognese (1815-1871), San Giovanni in Persiceto, Maglio, 2011, p. 213
- Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 3., p. 66
- Ugo Lenzi, Napoleone a Bologna (21-25 giugno 1805), riedizione integrata (ecc.), Bologna, N. Zanichelli, 1980, p. 99 (E. Baciocchi)
- Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 2003, p. 87, nota 199
- Ugo Pesci, I bolognesi nelle guerre nazionali, a cura della Federazione fra le Società militari della città e Provincia di Bologna, Bologna, Zanichelli, 1906, p. 6
- Emanuele Pigni, La guardia di Napoleone re d'Italia, Milano, Vita e pensiero, 2001, p. 117