Aldini sospeso dal Consiglio legislativo
Antonio Aldini è sospeso, con decreto del vice-presidente Melzi d'Eril, dal Consiglio legislativo della Repubblica italiana. Il pretesto è la prolungata assenza dell'avvocato bolognese.
In realtà il motivo è politico: Melzi vuole liberarsi di una delle teste pensanti meno allineate con il governo. L'attività del Consiglio è spesso in contrasto con esso e l'esecutivo è, non di rado, costretto a modificare i progetti di legge presentati.
Aldini, in particolare, è ostile al progetto di una federazione cisalpina voluto dagli Olonisti, troppo legato alla vecchia concezione delle autonomie municipali, e sposa invece il disegno unitario di Napoleone.
- Livio Antonelli, Antonio Aldini e la segreteria di stato a Parigi, in: I "Giacobini" nelle legazioni. Gli anni napoleonici a Bologna e Ravenna, atti (ecc.), a cura di Angelo Varni, Bologna, Costa, 1996, vol. 2., p. 258
- Giovanni Natali, Bologna e le Legazioni Pontificie durante il periodo Napoleonico, in: Il 1859-'60 a Bologna, Bologna, Calderini, 1961, p. 13