L'amministrazione dipartimentale si appropria delle imposte e viene destituita
La miseria della popolazione in questa annata di carestia giunge al culmine. Appare assolutamente impossibile ospitare e nutrire le truppe francesi d'occupazione.
L'amministrazione dipartimentale decide di compiere un gesto estremo: impadronirsi delle somme derivate dalla riscossione delle imposte nei dipartimenti a sud del Po.
Un distaccamento della Guardia Nazionale è inviato nottetempo a forzare la cassa degli uffici della Finanza. La sottrazione di 93.000 lire avviene con il consenso del commissario governativo e sotto la protezione del comandante di piazza generale Warrin.
I denari così ottenuti sono indispensabili a coprire le necessità più immediate e a impedire sommosse popolari o razzie da parte dei militari. Il governo centrale risponde inviando un commissario straordinario e destituendo, il 7 novembre, l'Amministrazione ribelle.
- Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 135
- Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 2., p. 100
- Loris Rabiti, Il tocco di Polimnia. Maria Brizzi Giorgi, musicista, musa e mentore del giovane Rossini, introduzione di Antonio Castronuovo, Bologna, Pendragon, 2021, p. 160
- Angelo Varni, Bologna napoleonica. Potere e società dalla Repubblica Cisalpina al Regno d'Italia, 1800-1806, Bologna, M. Boni, 1973, p. 53