Altri conventi soppressi
Vengono soppressi altri diciannove conventi, tra i quali Santa Lucia in via Castiglione, San Leonardo e Orsola in via San Vitale e l'Abbazia dei SS. Naborre e Felice. Tutti i loro beni sono trasferiti alla nazione.
Il monastero dell'Abbadia, che occupa una vasta area tra il canale di Reno e via San Felice, diviene caserma e poi lazzaretto e casa di pena. In seguito sarà unito a quello di S.M. della Carità come ospedale militare.
L'11 febbraio le suore vengono tolte dal santuario di San Luca. L'edificio è saccheggiato delle sue suppellettili, tra le quali i preziosi candelabri d'argento dell'altare maggiore.
Il monastero delle suore Agostiniane di Santa Maria della Concezione in via Saragozza, dotato di ampi orti e giardini, passa in mano a privati ed è adibito ad usi diversi.
Con il Regno d'Italia diventerà caserma dei carabinieri e solo dopo l'ultimo dopoguerra avrà uso scolastico (Istituto Pacinotti e poi Pier Crescenzi).
- Franco Bergonzoni, Venti secoli di città. Note di storia urbanistica bolognese, Bologna, Cappelli, 1980, p. 90
- Tiziano Costa, Chiese di Bologna. Storia, arte e cronaca, Bologna, Costa, 2009, p. 135
- Alfeo Giacomelli, Ordini religiosi in età moderna, in: ISCBO, Storia della chiesa di Bologna, a cura di Paolo Prodi e Lorenzo Paolini, Bergamo, Bolis, 1997, vol. 2., p. 532
- Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, Bologna, Tipografia delle Scienze di G. Vitali, vol. 1., 1870, p. 31
- Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 2., p. 8
- Paolo Mattioli, Guida storica pei divoti della Madonna di San Luca, introduzione di Mario Fanti, nuova ed., Bologna, Compositori, 2004, p. 82, 109
- Mario G. Murolo, Note sull'antico monastero cistercense dei santi Leonardo e Orsola, in: "Strenna storica bolognese", 1985, pp. 229-240