I bolognesi respingono la Costituzione Cisalpina
Dopo l'aggregazione alla Repubblica Cisalpina, con la perdita del ruolo di capitale che la città aveva nella Cispadana, il malcontento e la protesta monta tra le classi dirigenti bolognesi.
Chiamati a votare la nuova costituzione, rispondono solo 576 cittadini e tutti si esprimono contro. Il 1° novembre anche l'assemblea dei soldati nazionali non l'accetta, così come i rappresentanti della campagna.
A Castiglione dei Gatti, tradizionale possesso dei Pepoli, tutti gli aventi diritto votano contro l'adesione alla Cisalpina e la cessazione del regime feudale. Lo stesso risultato si ha nella contea di Piano della famiglia de' Bianchi.
- Mario Fanti, Confraternite e città a Bologna nel Medioevo e nell'età moderna, Roma, Herder, 2001, p. 604