Giovanni Aldini professore di fisica all'Università
Giovanni Aldini (1762-1834), nipote di Luigi Galvani ed erudito di levatura europea, è nominato bibliotecario dell'Istituto delle Scienze.
Dal 1790 è succeduto al suo maestro Sebastiano Canterzani (1734–1819) sulla cattedra di Fisica sperimentale dell'Università, che terrà fino al 1808.
Le ricerche da lui condotte riguardano soprattutto il galvanismo, l'anatomia e le applicazioni mediche dell'elettricità, ma anche la costruzione di fari e la protezione di uomini e cose dall'azione distruttiva del fuoco.
Come riconoscimento dei suoi meriti scientifici, l'imperatore d'Austria lo farà membro della Croce di Ferro e Consigliere di Stato.
Aldini morirà a Milano nel 1834, destinando al Comune di Bologna la sua cospicua collezione di modelli e strumenti - e notevoli sostanze economiche - per la fondazione di un gabinetto di fisica e chimica applicata alle arti e mestieri.
Gli esperimenti sul funzionamento dell'elettricità animale fatti da Aldini a Londra nel gennaio 1803, con cadaveri decapitati e non, raccolte in seguito nel volume An Account of the Late Improvements in Galvanism, sono tra le fonti di ispirazione del romanzo Frankenstein ovvero il Prometeo moderno (1818) di Mary Shelley.
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