Gli Ussari bolognesi
Su richiesta di Napoleone, in varie città della Repubblica inizia l'arruolamento forzato di 480 giovani provenienti dalle famiglie più benestanti, che dovranno vestirsi, armarsi e mantenersi a proprie spese (a parte il foraggio per i cavalli) e formeranno un corpo di Ussari diviso in tredici compagnie.
E' il primo esperimento di leva forzata fatto a spese dei "benemeriti cittadini". A Bologna 41 coscritti fanno la loro prima uscita pubblica il 5 novembre, radunandosi in Piazza San Francesco e recandosi poi ad un ricevimento nella Sala d'Ercole del Palazzo comunale, dove il Preside Marescalchi consegna loro la bandiera tricolore.
In seguito gli Ussari bolognesi compiono un giro per la città, accompagnati dai Corpi Civici e dalla banda militare, tornano a Palazzo per un lauto rinfresco e alla sera partecipano ad una festa da ballo in loro onore nel Casino Civico.
L'11 novembre i giovani partono per Milano, lasciando le famiglie in grande apprensione. Nella capitale saranno spesso maltrattati, ma presto impareranno che, sborsando una adeguata somma di denaro, non sarà difficile ottenere il congedo.
- Luigi Aureli, Annali della città di Bologna dall'anno 1797 ai nostri giorni, compilati dal dottor L.A., Bologna, pe' tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1849, p. 27
- Silvia Benati, Un affresco politico-sociale: la Società del Casino (1809-1823), in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, p. 112, nota 490
- Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, pp. 56-60, 382, nota 118, 386-387, nota 143