Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

7 dicembre 1797

Abolite le corporazioni artigiane

Le Corporazioni delle Arti vengono soppresse sulla base dell'articolo 384 della Costituzione Cispadana.

Il 7 dicembre 1797 (17 Frimaio anno VII) il Ministro dell'Interno della Cisalpina decreta che i loro beni vadano all'Amministrazione centrale di Bologna. Questa ne delega il ritiro alle quattro Municipalità del Comune.

Il 20 dicembre il Governo prende possesso dei beni dei Muratori, il 22 dicembre vanno al Demanio quelli dei Brentadori.

Il 26 dicembre 1797 l'influente Università dei Notai, fondata nel XIII secolo, deve consegnare i propri beni al demanio per ordine dei Francesi. Nel 1800 sarà soppresso anche il Collegio Notarile, creato al posto della antica Compagnia.

Il 28 dicembre sono demaniati i beni degli Speziali, una delle più antiche e prestigiose società bolognesi. Lo stesso giorno vanno alla nazione gli stabili dei Salaroli in via dei Ranocchi e i possessi dei Cartolari e dei Pellicciari.

Nei mesi di gennaio e febbraio del 1798 - sempre su ordine del Ministro dell'Interno - le proprietà delle Arti vengono concentrate nell'ammasso dei Beni Nazionali.

Il 3 gennaio è soppressa l'Arte dei Sartori, proprietaria di una "grandiosa" sala e di una cappella dedicata a S. Omobono.

Il 5 gennaio vengono requisiti i beni della ricca Società dei Merciari. Il 7 il Governo si impossessa di quelli della Compagnia dei Calzolari.

L'11 gennaio l'Arte dei Gargiolari deve lasciare la sua residenza in via Cimarie e i suoi beni sono avocati alla nazione.

Il 14 è soppressa la Compagnia o Società speciale dei Cappellari, dei Tessitori, Cimatori e Scardassatori di Lana. Lo stesso giorno la Compagnia dei Barbieri consegna i suoi locali.

Durante la Reggenza gli immobili, i beni mobili, i capitali delle corporazioni artigiane, consegnati alle varie Municipalità, saranno rivendicati dagli amministratori delle stesse, che faranno ricorso ai Tribunali, ottenendone la restituzione il 6 febbraio 1800, ad eccezione di quelli destinati a pubblica beneficenza. 

 

Approfondimenti

Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, Bologna, Tipografia delle Scienze di G. Vitali, 1868-1873, 5 voll. (v. 1: 34-35, 167, 433; v. 3: 216; v. 4: 75, 78, 181, 184, 189; v. 5: 117, 140)

 

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