Liberi i "delinquenti" della sommossa di Bologna
Vengono liberati dai luoghi di custodia i “delinquenti” della tentata sommossa di Bologna del 1794, che ha portato alla morte di Luigi Zamboni e Giovanni Battista De Rolandis: i fratelli Succi, Pietro Gavasetti e altri.
Sono studenti universitari e giovani laureati accomunati dall'avversione per il governo assolutista dello Stato Pontificio. A loro si erano uniti anche alcuni “individui della peggior specie e già condannati per delitti comuni”, come il Galli e il Tomesani.
Per la sua liberazione dal forte di San Leo, Gavasetti fa pubblicare un sonetto in lode alla Repubblica di Bologna.
All’apoteosi del tentativo di Zamboni si arriverà solo nel 1798, quando - anche per motivi politici contingenti - ne sarà rinnovata la memoria presso il popolo.
- Raffaele Belluzzi, Vittorio Fiorini, Catalogo illustrativo dei libri, documenti ed oggetti esposti dalle provincie dell'Emilia e delle Romagne nel Tempio del Risorgimento italiano : (Esposizione regionale in Bologna 1888), Bologna, Stabilimento tipografico Zamorani e Albertazzi, vol.: Libri e documenti, a cura di Vittorio Fiorini, 1890, pp. 546-552
- Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 24
- Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 1., p. 31
- Nino Samaja, Bologna giacobina, in: "L'Archiginnasio", 52 (1957), p. 113