La Federazione Cispadana
I rappresentanti di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio si riuniscono in convegno a Modena dal 16 al 18 ottobre, sotto la presidenza di Antonio Aldini.
La delegazione bolognese è composta da 36 membri: oltre all’Aldini vi sono 6 senatori, i 4 membri della Giunta per la Costituzione - già noti ai commissari francesi - e altri 25 cittadini in rappresentanza di vari ordini, esclusi gli ecclesiastici.
Viene votata l‘associazione nella Confederazione Cispadana, una lega militare che opera accanto ai Francesi nella difesa dei territori da essi occupati.
Nelle intenzioni di Bonaparte, il convegno deve apparire come un atto di volontà delle città emiliane:
“ce la produirat un gran effet et serait un base de mefiance et d'alarme pour les potentats de l'Europe. Il est indispensable que nous ne negligions aucun moyen pour répondre au fanatisme de Rome, pour nous faire des amis, pour assurer nos derrières et nos fiancs”.
La riunione modenese è anche la prima avvisaglia della Repubblica Cispadana, che verrà istituita a Reggio il 27 dicembre successivo.
Per alcuni storici essa sarà quella forma di governo aristo-democratico, senza “rivoluzioni e delitti”, che Napoleone vedrà come “il regime da lui sognato” (Monti).
- Alla scoperta del Risorgimento a Bologna e provincia, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, nuova ed., Bologna, Congregazione felsinaria, 2011, p. 9
- Raffaele Belluzzi, Vittorio Fiorini, Catalogo illustrativo dei libri, documenti ed oggetti esposti dalle provincie dell'Emilia e delle Romagne nel Tempio del Risorgimento italiano : (Esposizione regionale in Bologna 1888), Bologna, Stabilimento tipografico Zamorani e Albertazzi, vol.: Libri e documenti, a cura di Vittorio Fiorini, 1890, pp. 750-751, 762-777
- Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 14
- Giuseppe Brini, Artigiani a Bologna. Cenni di storia e attualità, Bologna, Tamari, 1978, p. 61
- Coscienza urbana e urbanistica tra due millenni. 1., Fatti bolognesi dal 1796 alla prima guerra mondiale, Bologna, San Giorgio in Poggiale, 11 dicembre 1993-13 febbraio 1994, a cura di Franca Varignana, Bologna, Grafis, 1993, p. 119
- Mariagrazia Esposito, Gianluca Stanzani, Persicetani uniti. Storie e uomini del Risorgimento bolognese (1815-1871), San Giovanni in Persiceto, Maglio, 2011, p. 141
- Aldino Monti, Bologna di fine Settecento: il piccolo stato dalla sovranità pontificia alla sovranità napoleonica. Alcune puntualizzazioni, in: Università e formazione dei ceti dirigenti. Per Gian Paolo Brizzi, pellegrino dei saperi, a cura di Giancarlo Angelozzi, Maria Teresa Guerrini, Giuseppe Olmi, Bologna, Bononia University Press, 2015, p. 393
- Carlo Pancera, Primi intenti di una pedagogia popolare nella Bologna repubblicana e cispadana, in: I "Giacobini" nelle legazioni. Gli anni napoleonici a Bologna e Ravenna, atti (ecc.), a cura di Angelo Varni, Bologna, Costa, 1996, vol. 2., p. 287
- La prima fase del dominio francese a Bologna (1796-1805): storia economica, archivistica, monetazione, riforma postale, atti del Convegno di numismatica e storia postale, a cura di Michele Chimienti, Bologna, CREDIBO, 2003, p. 36
- Loris Rabiti, Il tocco di Polimnia. Maria Brizzi Giorgi, musicista, musa e mentore del giovane Rossini, introduzione di Antonio Castronuovo, Bologna, Pendragon, 2021, p. 80
- Il Risorgimento a Bologna, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, Bologna, Studio Costa, 2010, p. 13
- Gida Rossi, Bologna nella storia nell'arte e nel costume, Sala Bolognese, Forni, 1980, p. 487