Nella zona a levante della Montagnola fu costruito nel 1822 il Gioco del Pallone o Sferisterio. L'edificio dell'architetto Giuseppe Tubertini occupava lo spazio dei soppressi cimiteri della Vita e della Morte e dalla chiesa di San Giovanni Decollato e rispondeva all'esigenza di dare sede opportuna a uno sport a quel tempo molto popolare, il gioco del Pallone al bracciale. In tempi successivi fu sede di varie attività, anche non sportive: qui tenne le sue famose lezioni di astronomia Quirico Filopanti e nel secondo dopoguerra vi fu ospitata una parte della Fiera campionaria.
> Athos Vianelli, Le piazze di Bologna, Roma, Newton Compton, 2006, p. 153
e ancora ...
Una delibera del consiglio comunale del 16 aprile 1913 intitolò ad Irnerio la nuova strada da poco costruita nei pressi dell'Università. La bella arteria, ampia e spaziosa, che aveva il compito di unire via Indipendenza e porta Zamboni, costeggiando i nuovi istituti dell'Alma Mater e l'Orto Botanico, comportò la distruzione di antichi borghi popolati da piccoli artigiani, facchini, operai e anche da "prepotenti e malandrini". Braina di San Donato, Borgo San Marino, il Buco del Gatto erano una miriade di vicoli tortuosi, che non era opportuno attraversare nelle ore serali. Dopo la gloriosa giornata dell' 8 agosto 1848, vi erano state nascoste le armi usate allora contro gli Austriaci e ora impiegate per rapine e saccheggi nelle case borghesi.
> Athos Vianelli, Le strade e i portici di Bologna, Roma, Newton Compton, 2006, p. 50