Le acque di Bologna
Acque della città
Bologna è stata in epoca moderna una grande e precoce realtà industriale, basata su un avanzato sistema idraulico. Ciò ha avuto notevoli risvolti sul tessuto urbanistico e sociale.
Purtroppo l'antico distretto dei mulini e dei filatoi ha lasciato poche tracce, data la decadenza del mercato della seta già a fine ‘700 e oggi è a malapena leggibile nel tessuto urbano.
Bologna era una città sull'acqua, servita da canali e da una rete capillare di derivazioni. Ancora nell'800, quando l'acqua corrente non arrivava nelle case, i canali servivano per lavare i panni, per fare il bagno; alcuni usavano addirittura l'acqua del canale di Reno per “insaporire” il vino.
Con la diffusione dell'energia elettrica e di più precise norme igieniche Bologna non seppe più che farsene di quelle che ormai erano considerate fogne a cielo aperto, cominciò a coprirle e a cancellarle alla vista.
Unico superstite, ma per poco, fu il canale Navile, meta durante la Belle Epoque di gite, di navigazioni sportive ... una sorta di mediocre Grande Jatte bolognese, di minuscolo idroscalo.
"Tombati" sotto le rotaie dei tram, in malinconica compagnia con le pietre dei decumani e dei cardi romani, i canali bolognesi se ne stanno ora più o meno nascosti, ma ci sono!
Da alcuni anni si registra per essi un rinnovato interesse … tanto che si sono ripristinati gli affacci sul canale delle Moline, si sono tracciati percorsi ciclabili attrezzati lungo il Navile, si è reso in parte visitabile l'Aposa. Addirittura si parla di scoprire nuovamente il canale di Reno nel centro storico.
Nell'attesa Biblioteca Salaborsa offre una selezione dei propri libri sulle acque e i canali di Bologna … da leggere e visitare con curiosità. L'ideale seguito del presente percorso è la bibliografia Le acque di Bologna, tra l'Appennino e la pianura.
Come sempre vi invitiamo a segnalare tutti i vostri suggerimenti all'indirizzo bibliotecasalaborsa@comune.bologna.it
Una selezione dei titoli è disponibile in formato PDF nella sezione download.
Opere generali
Il sistema delle acque a Bologna indagato complessivamente: le chiuse e i canali di Savena e Reno, il torrente Aposa, gli opifici idraulici, gli acquedotti e le fontane, le fogne, le condizioni igieniche della città, il canale Navile e il porto fluviale.
A Bologna se ci vai sotto con una barca è piena di acqua e di canali che sembra Venezia
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vol. 1: Storia delle vie e delle acque di Bologna e del suo territorio, Bologna, in riga, 2022 , Origine di Bologna,
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Canali nascosti a Bologna nel Novecento, a cura di Maria Cecilia Ugolini e Stefano Pezzoli, Faenza, Carta Bianca, 2020
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Bologna, Persiani, 2015 , Bologna labirinti d'acque. Guida, itinerari e percorsi,
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Bologna citta d'acqua nella storia. Il sistema delle acque a Bologna dal 12. secolo ai giorni nostri, dvd, di Martina Mari, Bologna, Fondazione del Monte, 2008
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Le acque a Bologna, antologia a cura di Marco Poli, Bologna, Compositori, 2005
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Franco Bergonzoni, Storie bolognesi di acque e di mura. Torrenti, canali e opere di difesa della città nei suoi ventidue secoli di vita, in "L'Archiginnasio", 100 (2005), pp. 31-126
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Tiziano Costa, Il grande libro dei canali di Bologna, Bologna, Costa, 2005
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Angelo Zanotti, Il sistema delle acque a Bologna dal 13. al 19. secolo, Bologna, Compositori, 2000
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Daniela Sinigalliesi, Vie d'acqua. Segni presenti segni immaginati, Bologna, Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici dell'Emilia, stampa 1997
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Filippo Raffaelli, Bologna e l'acqua tra storia e leggenda, con la collaborazione di Marco Poli, Villa Aria-Marzabotto, Inedita, stampa 1995
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Memorie d'acque. Agenda storica di Bologna, 1997, a cura di Paola Bonora, Rimini, P. Capitani, 1996