I teatri del dialetto
Fiacchi, Testoni, Musi ...
L'esito fu ottimo. Mi ricordo che al terzo atto ... Pistoresi e la signorina Lazzari, specialmente recitarono con tanta passione, che il pubblico commosso non si stancava mai d'applaudirli. Alarico Lambertini, uno dei pochi che non avesse dubitato, si gloriava della nuova impresa dell'amico, affermando che il successo del terzo atto si doveva a lui, che aveva chiuso Testoni in un camerino del teatro di San Giovanni in Persiceto, dove si dava "Insteriarì", fino a che non avesse finito di scrivere la commedia.
(F. Cristofori, Alfredo Testoni. La vita, le opere, la città, Bologna, Alfa, 1981, pp. 63-64)
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Arrigo Lucchini, Cronache del teatro dialettale bolognese dalle origini ai nostri giorni, nuova ed., a cura di Davide Amadei, Bologna, Pendragon, 2006
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Alfredo Testoni. Sotto i portici e dietro le quinte, a cura di Davide Amadei e Vittoria Coen, Bologna, Minerva, 2003
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Le stagioni del teatro. Le sedi storiche dello spettacolo in Emilia-Romagna, a cura di Lidia Bortolotti, Bologna, Grafis, 1995
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Marina Calore, Il teatro del Corso 1805-1944. 150 anni di vita teatrale bolognese tra aneddoti e documenti, Bologna, Lo scarabeo, 1992
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Antonio Fiacchi, Il teatro in lingua e in dialetto bolognese, a cura di Enrica Guizzardi, Ravenna, Longo, 1982
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Franco Cristofori, Alfredo Testoni. La vita, le opere, la città, Bologna, Alfa, 1981
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