Scultura a Bologna nel 4-500

Intravidi, nell'ombra di una specie di grotta, non so che agitazione impetuosa di dolore. Ascoltami. Piuttosto che intravedere, mi sembrò esser percosso da un vento di dolore, da un nembo di sciagura, da uno schianto di passione selvaggia. Ascoltami. Non dimenticherò mai quel Cristo.

(G. D'Annunzio, in: Il compianto sul Cristo morto, Bologna, Fondazione del Monte, 1996, p. 124)