Sale, fenicotteri e piadina romagnola
Per la loro formazione ed estensione costituivano (e in parte costituiscono tuttora) un paesaggio oltremodo pittoresco, specialmente d'estate quando, prima della loro trasformazione, erano intersecate da argini, arginelli, dossi, interrotti qua e là da cumuli candidissimi di sale; e al tramonto allorché sulla grande distesa d'acqua si specchiava il cielo rosso, suscitando tonalità varie di colore e riflessi.
D'inverno poi sulla sterminata pianura grigia s'aggiravano stormi di gabbiani in cerca di cibo.
E gli argini e i dossi si coprivano, nella loro stagione, della vegetazione tipica delle terre impregnate di salsedine: salsole, statici, salicornie, artemisie e perfino colchici lilla.
(Umberto Foschi, Le saline, in: Mestieri della terra e delle acque, Federazione delle Casse di Risparmio dell'Emilia e Romagna, 1979, p. 152)
-
Il salinaro di Cervia. Custode dell'oro bianco, regia, riprese, montaggio Fabrizio Fantini, Ladamasognatrice, 2007, 1 dvd
-
Graziano Pozzetto, Cucina di Romagna, prefazione di Tonino Guerra, consulenza storica di Piero Meldini, Roma, Franco Muzzio, 2004
-
Taccuino ornitologico. Birdwatching nel Parco del Delta del Po, Emilia-Romagna, Bologna, Compositori, Comacchio, Parco Delta del Po, 2004
-
Parco regionale del Delta del Po. Stazione Pineta di Classe e Saline di Cervia, Regione Emilia-Romagna, Servizio cartografico e geologico, 1 carta topografica
-
Mario Vianelli, A sud del Delta. Guida al litorale emiliano-romagnolo dal Po di Goro alle saline di Cervia, Rimini, Maggioli, 1988
-
Umberto Foschi, Le saline in: Cultura popolare nell'Emilia Romagna, vol. 3, Mestieri della terra e delle acque, Federazione delle casse di risparmio dell'Emilia e Romagna, 1979