Una serie di risorse digitali dedicate alla documentazione della storia, della cultura, della società e delle istituzioni di Bologna e provincia con particolare attenzione all’800-900.
Dalla Cronologia
Accadde oggi, 21 dicembre.
Si ricostituisce il Circolo Artistico Bolognese
@ Corte Isolani, 7, 40125 Bologna BO
Si ricostituisce nella sala degli Anziani di palazzo d'Accursio il Circolo Artistico Bolognese, organizzazione tra pittori, scultori, letterati, amatori, con l'intento di promuovere la cultura artistica, mantenendo in contatto l'attività artistica e il pubblico.
Il Circolo, già attivo alla fine dell'Ottocento, rinasce su iniziativa di Italo Cinti, che ha promosso nel 1932 l'unione de "Gli amici dell'arte" del pittore Amleto Montevecchi con la "Famiglia artistica emiliana", presieduta da Giuseppe Badini.
Presidente del nuovo sodalizio è nominato l'industriale Arturo Gazzoni. Il Circolo Artistico Bolognese affianca la sua attività promozionale (personali di Magnavacca, Tomba e altri, mostra dei cartoni di De Carolis in palazzo Pepoli, ecc.) a quella, più ufficiale, del Sindacato Fascista Belle Arti dell'Emilia Romagna, che dal 1929 propone esposizioni annuali di artisti locali.
Negli anni successivi il Circolo cambierà più volte sede: sarà in via Zamboni, in via Oberdan, in una saletta angusta di Palazzo Pepoli in via Castiglione. Nel 1947 otterrà un locale in via Clavature n. 8, un tempo sala delle adunanze della Compagnia di Santa Maria della Vita.
Saranno molte le mostre prestigiose organizzate dal sodalizio bolognese nel dopoguerra: da quelle sulle stampe di Goya e di Mitelli alle antologiche di Flavio Bertelli e Coriolano Vighi.
Nel quartiere Lame il primo centro civico
In via Marco Polo è inaugurato il centro civico del Quartiere Lame. Si tratta della prima struttura di questo tipo in Italia. L'edificio è stato progettato dall'arch. Enzo Zacchiroli (1919-2010).
Sorge nel contesto del decentramento, inteso come partecipazione dei cittadini al governo della città. Ospita vari uffici, servizi e offre materialmente occasioni di incontro, impegno politico, culturale e associativo.
Questo sistema di spazi e attrezzature, in grado di soddisfare una molteplicità di funzioni, si diffonderà a Bologna negli anni successivi, sia nella forma di edifici appositamente progettati, sia in quella del riadattamento e riuso di contenitori storici.
Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
Una macchina aerostatica
L'11 dicembre un pubblico avviso annuncia la costruzione di una macchina aerostatica sotto la guida di Francesco Zambeccari (1752-1812). E' un pallone volante in grado di trasportare tre persone.
Per la sua costruzione il conte ottiene in prestito la chiesa di S. Antonio Abate in via San Mamolo, accanto al collegio Montalto.
Una sala giochi al posto del cinematografo
L'elegante cinematografo in viale XII Giugno chiude i battenti. Occupava un'area di oltre 1.000 mq ed era diviso in due sale, dedicate al grande regista riminese Federico Fellini (1920-1993) e alla moglie Giulietta Masina (1921-1994).
Il Fellini aveva a sua volta preso il posto, dopo una radicale ristrutturazione, dello storico Cinema Rappini, chiuso nel 2003.
Il grande edificio ospiterà la sala Bingo Regina, la prima nel centro di Bologna, con 70 tavoli da gioco e una capienza fino a 500 persone.
Edifici, giardini e canali
Notizie sugli edifici storici, i giardini e i canali di Bologna. Con mappa, bibliografie, immagini, link.
Ex Chiesa di Santa Lucia
Fatta erigere dai Gesuiti, a partire dal 1623, su disegno di Girolamo Rainaldi. Il maestoso interno, a navata unica, riprende lo schema della chiesa del Gesù di Roma, con ricca decorazione in stucco. La facciata è rimasta incompiuta così come la parte absidale e la cupola. L’attuale abside è di Vincenzo Vannini (1840). All’interno si conserva una Madonna col bambino dello scultore Giuseppe Mazza. La chiesa, restaurata nel 1988, è ora adibita ad Aula Magna dell’Università.
Giardino della Lunetta Gamberini
Il nome del giardino ricorda la linea difensiva voluta dal generale Fanti tra il 1860 e il 1867, che contava 9 forti e 17 lunette munite di cannoni intorno a Bologna e sparse fortificazioni sulle colline. La lunetta prese il nome da una Cà Gamberini che sorgeva nei pressi della via Emilia. L’ingombrante trincea fu un’apparizione effimera, perché il piano regolatore del 1889 ne decretò il rapido smantellamento. Furono conservati solo piccoli presidi, come la Lunetta Gamberini, adibita alla fabbricazione di fulminato di mercurio. Il complesso dell’area verde, che si estende per 14,5 ettari, è frutto di una serie di acquisizioni degli anni ’70. Circondata da una folta siepe con alberi di Giuda, forsizie, scotani, sanguinelli, sinforine e altri arbusti ornamentali, ospita al suo interno impianti sportivi, scuole, un centro sociale e un centro giovanile. Gli ampi prati sono spesso ombreggiati da filari di pioppi bianchi e tigli. Dall’ingresso di via Sigonio, oltre un prato alberato, si alza un rilievo, con le pendici rivestite di robinie, biancospini e olmi, che era probabilmente il nucleo centrale della vecchia postazione.
Scrittori e scrittrici
Una mappa dedicata agli scrittori a alle scrittrici che hanno operato e vissuto a Bologna nell'800 e nel 900: i salotti, i caffè, le istituzioni culturali, le abitazioni.Un modo per conoscere e amare di più la città.
Cimitero della Certosa
Dicono i morti - Beati, o voi passeggeri del collecirconfusi da' caldi raggi de l'aureo sole.Fresche a voi mormoran l'acque pe ‘l florido clivo scendenti,cantan gli uccelli al verde, cantan le foglie al vento.A voi sorridono i fiori sempre nuovi sopra la terra:a voi ridon le stelle, fiori eterni del cielo. - Dicono i morti - Cogliete i fiori che passano anch'essi,adorate le stelle che non passano mai.
(Giosuè Carducci, da: Fuori alla Certosa di Bologna)
Caffè dei Servi
Perdona , o Mago, all'anima che vola dietro a quei sogni, onde, ai gran dì, in Bologna ...con te, con Schicchi, a notte piena, viaveleggiavamo verso spiagge arcane,Pieni di lauri e luce ed armonia.
(S. Ferrari, Il Mago, 1884)
Bologna dei fumetti
Bologna dei fumetti elenca tutti gli autori e le storie ambientate nei luoghi della città di Bologna.
La critica, le scuole, i festival, i premi
Si può dire che gran parte della critica più autorevole del fumetto è nata a Bologna, in ambito universitario e non.
Dai pionieristici studi di Umberto Eco, con Apocalittici e integrati, ad autorevoli corsi e saggi sul linguaggio e la semiotica dei fumetti, da parte di studiosi come Daniele Barbieri e Omar Calabrese, a introduzioni critiche del fumetto nel contesto del più vasto mondo dell'arte e della comunicazione visuale da parte di docenti del DAMS, quali Renato Barilli, Francesca Alinovi, Roberto Daolio, Carlo Branzaglia.
L’industria del fumetto: dall’Isola Trovata a Coconino
Le iniziative editoriali più interessanti, che, pur nella loro esistenza effimera, portano al decollo dell’industria bolognese del fumetto, nascono negli anni Ottanta da Luigi Bernardi e da reduci dell’esperienza “Valvoline” come Daniele Brolli e Igor Tuveri.
Bibliografie
Percorsi di lettura per imparare a conoscere la città di Bologna.
La montagna sacra
Lungo le vallate e sulle vette del nostro bell'Appennino, nella vasta e ubertosa pianura, attorno e fuori delle antiche mura della città, in sempre più laborioso sviluppo, sorsero attraverso i secoli i santuari, le pievi con le chiese parrocchiali dipendenti, le abbazie e i cenobi degli ordini monastici, le cappelle e gli oratori dovuti alla popolare devozione. Varie di queste sacre costruzioni, disperse fra i monti ... sono giunte fino a noi.La citazione tratta dal bel libro di Giuseppe Rivani sulle chiese e i santuari della montagna bolognese (1965, edizione ormai remota) introduce questa bibliografia, che si affianca a quella sui borghi e antiche le case di pietra.
Basket City
C’è una cosa sola che spezza in due Bologna come il derby del basket: la via Emilia. Una linea retta che taglia in due la città in modo netto, come un’arancia.
Sindaci del dopoguerra
Questa sezione di Bologna online ospita informazioni sui sindaci di Bologna nel secondo dopoguerra. Offre schede biografiche, notizie sui loro mandati e la composizione delle giunte; segnala inoltre libri, saggi, articoli disponibili nella biblioteca Salaborsa.
Walter Vitali
Walter Vitali è nato a Minerbio, in provincia di Bologna, il 30 settembre 1952. È laureato in Filosofia all'Università di Bologna con una tesi sull'organizzazione delle federazioni di Bologna e Imola del PCI dal 1945 al 1986.
Renzo Imbeni
Renzo Imbeni è nato a Modena il 12 ottobre 1944. Dopo il diploma all'Istituto Tecnico Commerciale, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Bologna.
Nuvole in Appennino
Può capitare che gli autori di fumetti - tipi strani, un po' matti, solitari - si ritirino a disegnare o a vivere fuori città, portando con sé solo carta e matita. Ogni tanto, però, nei loro lontani rifugi si radunano e allora son chiacchiere e bicchieri di vino.