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Dalla Cronologia

Accadde oggi, 21 dicembre.

immagine di Si ricostituisce il Circolo Artistico Bolognese
21 dicembre 1933
Si ricostituisce il Circolo Artistico Bolognese
@ Corte Isolani, 7, 40125 Bologna BO
Si ricostituisce nella sala degli Anziani di palazzo d'Accursio il Circolo Artistico Bolognese, organizzazione tra pittori, scultori, letterati, amatori, con l'intento di promuovere la cultura artistica, mantenendo in contatto l'attività artistica e il pubblico. Il Circolo, già attivo alla fine dell'Ottocento, rinasce su iniziativa di Italo Cinti, che ha promosso nel 1932 l'unione de "Gli amici dell'arte" del pittore Amleto Montevecchi con la "Famiglia artistica emiliana", presieduta da Giuseppe Badini. Presidente del nuovo sodalizio è nominato l'industriale Arturo Gazzoni. Il Circolo Artistico Bolognese affianca la sua attività promozionale (personali di Magnavacca, Tomba e altri, mostra dei cartoni di De Carolis in palazzo Pepoli, ecc.) a quella, più ufficiale, del Sindacato Fascista Belle Arti dell'Emilia Romagna, che dal 1929 propone esposizioni annuali di artisti locali. Negli anni successivi il Circolo cambierà più volte sede: sarà in via Zamboni, in via Oberdan, in una saletta angusta di Palazzo Pepoli in via Castiglione. Nel 1947 otterrà un locale in via Clavature n. 8, un tempo sala delle adunanze della Compagnia di Santa Maria della Vita. Saranno molte le mostre prestigiose organizzate dal sodalizio bolognese nel dopoguerra: da quelle sulle stampe di Goya e di Mitelli alle antologiche di Flavio Bertelli e Coriolano Vighi.
immagine di Nel quartiere Lame il primo centro civico
21 dicembre 1974
Nel quartiere Lame il primo centro civico
In via Marco Polo è inaugurato il centro civico del Quartiere Lame. Si tratta della prima struttura di questo tipo in Italia. L'edificio è stato progettato dall'arch. Enzo Zacchiroli (1919-2010). Sorge nel contesto del decentramento, inteso come partecipazione dei cittadini al governo della città. Ospita vari uffici, servizi e offre materialmente occasioni di incontro, impegno politico, culturale e associativo. Questo sistema di spazi e attrezzature, in grado di soddisfare una molteplicità di funzioni, si diffonderà a Bologna negli anni successivi, sia nella forma di edifici appositamente progettati, sia in quella del riadattamento e riuso di contenitori storici.
Edifici, giardini e canali
Ex Chiesa di Santa Lucia
Fatta erigere dai Gesuiti, a partire dal 1623, su disegno di Girolamo Rainaldi. Il maestoso interno, a navata unica, riprende lo schema della chiesa del Gesù di Roma, con ricca decorazione in stucco. La facciata è rimasta incompiuta così come la parte absidale e la cupola. L’attuale abside è di Vincenzo Vannini (1840). All’interno si conserva una Madonna col bambino dello scultore Giuseppe Mazza. La chiesa, restaurata nel 1988, è ora adibita ad Aula Magna dell’Università.
Giardino della Lunetta Gamberini
Il nome del giardino ricorda la linea difensiva voluta dal generale Fanti tra il 1860 e il 1867, che contava 9 forti e 17 lunette munite di cannoni intorno a Bologna e sparse fortificazioni sulle colline. La lunetta prese il nome da una Cà Gamberini che sorgeva nei pressi della via Emilia. L’ingombrante trincea fu un’apparizione effimera, perché il piano regolatore del 1889 ne decretò il rapido smantellamento. Furono conservati solo piccoli presidi, come la Lunetta Gamberini, adibita alla fabbricazione di fulminato di mercurio. Il complesso dell’area verde, che si estende per 14,5 ettari, è frutto di una serie di acquisizioni degli anni ’70. Circondata da una folta siepe con alberi di Giuda, forsizie, scotani, sanguinelli, sinforine e altri arbusti ornamentali, ospita al suo interno impianti sportivi, scuole, un centro sociale e un centro giovanile. Gli ampi prati sono spesso ombreggiati da filari di pioppi bianchi e tigli. Dall’ingresso di via Sigonio, oltre un prato alberato, si alza un rilievo, con le pendici rivestite di robinie, biancospini e olmi, che era probabilmente il nucleo centrale della vecchia postazione.
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